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NBA All-Star Game 2020 ricco di esordienti: ecco chi sono

Jayson Tatum e Rudy Gobert raccontano le loro sensazioni, dopo essere stati scelti per la prima volta nelle squadre All-Star.

L’All-Star Game 2020 sarà ricco di facce nuove. Per il primo evento del nuovo decennio, ci saranno ben nove esordienti. Il numero più alto dal 2010. Tre di questi saranno addirittura titolari. Stiamo parlando di Luka DoncicTrae YoungPascal Siakam.  Tra le riserve troviamo i compagni di squadra agli Utah JazzDonovan MitchellRudy Gobert, le ali Brandon IngramJayson Tatum, e infine i lunghi Bam Adebayo Domantas Sabonis.

Uno dei giocatori più emozionati è sicuramente Tatum, visto che l’All-Star Game sarà dedicato a Kobe Bryant. Con la leggenda il giocatore dei Celtics si era allenato più volte, e aveva cercato di plasmare alcuni aspetti del suo gioco seguendo l’esempio di Kobe.

“Guardo l’All-Star Game da quando ho iniziato a seguire il basket. Ho sempre avuto la maglia dell’All-Star Game di Kobe e ho sempre aspirato a giocare quest’evento. A 21 anni far diventare questo sogno realtà? Non ho parole per descriverlo. È una sensazione speciale. Volevo piangere, ma non l’ho fatto. Potrei piangere dopo, però. Sono solo così riconoscente. È qualcosa che non darò per scontato, perché solo 24 ragazzi formano le squadre All-Star. Quindi sono super riconoscente e cercherò di godermi l’opportunità.”

Rudy Gobert è senza dubbio uno dei più fortunati anche dal punto di vista economico dopo la chiamata per la Gara delle Stelle. Infatti nel suo contratto è presente un bonus da un milione di dollari riguardante la sua selezione per l’All Star-Game. Queste le parole del centro francese che ha commentato così la convocazione:

“Quand’ero un ragazzino, dicevo che sarei diventato un giocatore professionista, ma le persone ridevano di me.  Poi quando ho detto che sarei andato in NBA, le persone ridevano di me. Lo stesso quando ho detto che sarei diventato un All-Star. Ho fatto molta strada. Durante il mio primo anno non giocavo mai, ma sapevo che se mi fossi allenato duramente ogni giorno, sarei diventato un ottimo giocatore. Sento che posso migliorare ancora. Non sono ancora arrivato al mio punto definitivo”

 

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