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Curiosità

Le dieci foto NBA più iconiche del decennio 2010-2019

Dieci scatti dal decennio che sta per concludersi, ma che sono già entrati nell’immaginario collettivo dei tifosi NBA

8. Derrick Rose

Data: 28 aprile 2012

Non esageriamo nel dire che Derrick Rose sia stato uno dei giocatori più sfortunati degli anni ’10: da MVP più giovane della storia NBA, (vinto a 23 anni al termine della stagione 2010-11), nel giro di poche stagioni ha subito una miriade di infortuni impietosi che ne hanno irrimediabilmente compromesso la carriera.

La foto qui sopra ha quindi comprensibilmente fatto il giro del mondo: scattata nel corso di Gara-1 del primo turno di Playoff fra Chicago Bulls e Philadelphia Sixers, immortala l’attimo in cui l’ex Bulls si procura la rottura del legamento crociato anteriore. Nell’attimo in cui è stata scattata, il giocatore è solo, con il pubblico sfuocato in secondo piano che sembra molto distante: Rose sembra essere stato abbandonato al proprio destino, inerme a terra e incapace di rialzarsi.

Rose salterà l’intera stagione successiva, mentre in quella 2013-14 giocherà solamente 10 partite. Seguiranno alti e bassi, fino alla stagione 2018-19, nel corso della quale ha sorpreso tutti ritornando ai livelli di efficienza cui aveva abituato gli spettatori nei primi anni di carriera, regalando anche un altro memorabile scatto che vedremo più avanti.

 

LEGGI ANCHE: What if, Derrick Rose e l’infortunio che ha cambiato le sorti della Lega

 

 

7. Gregg Popovich e Tim Duncan

Data: 20 giugno 2013

Gli anni ’10 hanno anche visto la maturità e il tramonto della dinastia dei San Antonio Spurs, o per lo meno di quella che consisteva nel trio Tim Duncan, Manu Ginobili e Tony Parker. Guidati da Gregg Popovich, i tre hanno vinto 4 titoli NBA fra il 2003 e il 2014, perdendo una sola Finale NBA nel 2013, contro i Miami Heat.

La foto qui sopra è stata scattata poco prima dell’atto conclusivo di quelle Finali, ovvero prima dell’inizio di Gara-7. Immortala Gregg Popovich e Tim Duncan: i due non si dicono nulla, mentre coach Pop osserva fiero e orgoglioso il proprio giocatore, con Duncan che abbassa la testa quasi in segno di riconoscenza.

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