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Risultati NBA: i Raptors interrompono la striscia dei Lakers. Jokic la vince allo scadere, i Suns non si fermano più

Otto partite nella notte: Siakam guida Toronto ad espugnare lo Staples Center e ad interrompere la striscia da sette vittorie consecutive dei Lakers. Jokic abbatte Minnesota allo scadere. I Bucks vincono sul filo, Phoenix distrugge Brooklyn. Bene Sixers e Pacers

 (3-6) Atlanta Hawks 113-124 Portland Trail Blazers (4-6) [OT]

Altra sfida che finisce al supplementare è quella tra gli Hawks e i Trail Blazers, ma stavolta sono i padroni di casa a vincere e a scrollarsi di dosso il difficile momento.
La sfida è dominata da un grandissimo equilibrio che dura per praticamente tutti i primi 48 minuti. Ogni quarto si chiude con uno scarto minimo tra le due squadre. Se per le prime due frazioni il migliore in campo è senza dubbio Trae Young (15 punti e una manciata di assist già smazzati), alla ripresa delle ostilità per i Blazers sale in cattedra Anfernee Simons, che nel solo terzo quarto segna 12 punti. L’overtime si decide all’ultimo: Heuerter segna la tripla del 105 pari dopo aver recuperato una palla vagante contesa con McCollum Il pallone è successivamente di Lillard che batte la difesa e fa +2, ma è sempre Heurter che penetra in area, appoggia al tabellone e riporta le cose in parità.
All’overtime però i Blazers mettono il cuore in campo e guidati dalle triple di Bazemore e da McCollum ottengono la tanto agognata vittoria. 53 punti per il dinamico duo Dame e CJ.

https://twitter.com/trailblazers/status/1193770329761599488

(4-5) Brooklyn Nets 112-138 Phoenix Suns (6-3)

Wow. Che altro dire? I Suns si confermano come una delle squadre più in forma di tutta la lega e rifilano ben 138 punti alla franchigia che forse più di tutte si è rinforzata sul mercato. I Nets crollano malamente nell’Arizona e cedono il passo a Phoenix.
La partita è ad altissimo punteggio fin da subito: i Suns sono letteralmente trascinati dall’inaspettato Aron Baynes, vero mattatore dell’inizio di partita. Brooklyn rischia l’immediato tracollo e solo un super parziale da 17-5 per chiudere il primo quarto lo evita. Attacchi che girano: si chiude sul 37-30.
Phoenix ne ha di più e si vede nel secondo periodo, quando guidata da Rubio e Booker allunga e va a riposo sul 68-50. L’attacco dei Suns è una vera macchina da guerra e inizia a far piovere triple a ripetizione sugli avversari: per i Nets, che non riescono a trovare contromisure adeguate, è notte fonda. L’ultimo quarto, che inizia sul 106-80 per i padroni di casa, è pura amministrazione e tempo speso per i cori di MVP dedicati a Booker. Chapeau, coach Monty Williams.

(7-3) Milwaukee Bucks 121-119 Oklahoma City Thunder (4-6)

Sfida intensissima tra Bucks e Thunder, piena di colpi da campione e duramente combattuta. I primi 12 minuti sono all’insegna dell’equilibrio: da una parte c’è Antetokounmpo, dall’altra un gruppo che dà del filo da torcere. Ed è ancora OKC a restare avanti nel secondo quarto e a costringere i Bucks ad inseguire. Bucks che hanno bisogno delle triple di Lopez e dello stesso Giannis per non perdere contatto col treno della partita.
Al rientro in campo i Bucks ritrovano la loro abituale solidità e con un super terzo quarto da 37 segnati e 24 subiti rimettono la testa avanti. Il vantaggio sarebbe potuto essere ancora più ampio, se non fosse per un Dennis Schroder che riesce a ricucirlo. La partita esplode definitivamente nell’ultimo periodo: i Bucks, avanti anche di 8 lunghezze, si fanno recuperare dai Thunder grazie a due triple consecutive di Gilgeous-Alexander prima e una super-tripla di Gallinari poi (viziata anche da un fallo di Antetokounmpo, non sanzionato dagli arbitri). La partita però viene decisa da un’altra tripla clutch: è Brook Lopez, da veterano, a riportare avanti i Bucks, stavolta fino alla fine.

(7-2) Toronto Raptors 113-104 Los Angeles Lakers (7-2)

La sfida di cartello è sicuramente quella tra i canadesi e i losangelini. Sfida che vede gli ospiti vittoriosi, nonostante le assenze di Ibaka e Lowry, e in grado di interrompere la striscia da 7 vittorie consecutive di LeBron e soci e che proietta i Raptors al secondo posto della Eastern Conference. In fondo, sono ancora i campioni in carica.
La sfida è inizialmente equilibrata come dimostra il 30-29 dei primi 12 minuti: bene Davis, che parte con 4 canestri sui suoi primi 5 tentativi dal campo. Guidati da un LeBron versione playmaker smazza-assist, i losangelini prendono in mano le redini della partita e toccano anche la doppia cifra di vantaggio nel secondo quarto.
Al rientro in campo i Raptors sono di tutt’altra pasta, quella dei campioni. Un super terzo periodo in difesa tiene i Lakers a soli 18 punti segnati e permette ai canadesi di riacciuffare la partita a quota 78. Gli ultimi 12 minuti di Toronto sono, se possibile, ancora migliori: Siakam trascina la squadra a segnare ben 35 punti, i Lakers continuano nella loro pessima scelta di tiri e, nonostante la quarta tripla doppia di LeBron, si devono arrendere alla superiorità degli avversari, che conquistano una grandissima vittoria.

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