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NBA Season Preview: Southwest division

Houston è ancora padrona, New Orleans è in rampa di lancio, Dallas ha i primi Big 2 europei, Memphis comincia il rebuilding. Ah, e gli Spurs sono gli Spurs.

New Orleans Pelicans

I Pelicans probabilmente hanno vinto l’hype award dell’estate.

Se le prime pagine sono andate per forza di cose alle due di Los Angeles e ai Brooklyn Nets, dominatori della free agency, è innegabile che subito dietro compaia la franchigia della Louisiana, che durante la notte del draft ha messo le mani su Zion Williamson, presentatosi così alla prima partita di preseason:

Zion è diventato da subito il centro focale del rebuilding di NOLA, che è stato fortificato da quanto ricevuto in cambio nella trade che ha portato a Los Angeles Anthony Davis.
Oltre al ricchissimo pacchetto di scelte, infatti, i gialloviola hanno mandato da coach Gentry anche Lonzo Ball e Brandon Ingram (e Josh Hart), due giocatori che avranno da subito un ruolo importante nella rotazione e potranno continuare il proprio sviluppo.

Dalla free agency, inoltre, sono arrivate le firme di due veterani dal rendimento sicuro come JJ Redick e Derrick Favors, che hanno firmato due annuali rispettivamente da 13.4 e 17.6 milioni di dollari.
La conferma di Jrue Holiday è stata ovviamente solo la logica conseguenza di una squadra che si presenterà ai blocchi di partenza con un roster più competitivo, il cui quintetto base a oggi dovrebbe prevedere Holiday e Redick come guardie, Ingram e Zion sugli esterni e proprio Favors idealmente da centro.
Sulla carta c’è tutto, partendo dalla difesa che può contare su uno dei migliori backcourt della lega nella propria metà campo (quando Lonzo e Holiday saranno in campo insieme), ma anche sulle lunghissime braccia di Ingram e l’esplosività di Zion, pronto a intercettare qualsiasi cosa si avvicini al ferro.

Nella metà campo offensiva, lo spacing dovrebbe essere subito buono grazie alla pericolosità da 3 punti di Redick, anche lo scorso anno alle soglie del 40% su 8 tentativi a partita, e dello stesso Holiday, che negli ultimi due anni ha fatto del tiro da 3 una delle parti più solide del proprio arsenale offensivo.
Anche Lonzo Ball potrebbe essere riscoperto come arma per allargare il campo, dopo le varie clip uscite in estate sui miglioramenti portati dal cambio di meccanica di tiro, mentre Ingram ha continuato a migliorare durante la scorsa stagione, aumentando i tentativi dal campo.
In un’area così libera avrà la possibilità di campeggiare Williamson, ancora acerbo nel colpire dal perimetro e che potrà quindi avere il primo approccio con la lega giocando nelle zone a lui più consone, nelle immediate vicinanze del ferro.

Non c’è solo Zion, però, tra i rookie dei Pelicans che potranno dare una mano fin da subito; sia Jaxson Hayes che Nickeil Alexander-Walker (cugino di Shai Gilgeous-Alexander), scelti rispettivamente alla 8 e alla 17 del primo giro, saranno importanti, Hayes con la grande verticalità sotto canestro che lo farà lottare con Jahlil Okafor per il posto di backup center, e NAW con un solidissimo tiro da tre che gli ritaglierà minuti in campo (38.3% in due anni a Virginia Tech su 4.5 tentativi a partita). 

Il livello della Western Conference è molto alto, e diverse squadre rischiano di risultare più attrezzate di NOLA per qualificarsi ai playoff, ma lo stile ad alto pace di Alvin Gentry dovrebbe sposarsi molto bene con il roster costruito dal nuovo GM David Griffin, e le possibilità che i Pelicans siano tra le squadre più interessanti della regular season, e una garanzia per il League Pass, sono piuttosto alte.

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