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NBA, Anthony Davis racconta l’approdo ai Lakers

Dalla trade al nuovo numero di maglia: ecco tutti i retroscena

Ospite di Jimmy Kimmel Live in onda su ABC, Anthony Davis ha scambiato qualche battuta sul suo arrivo ai Los Angeles Lakers.

CAPITOLO TRADE

Di seguito alcuni estratti dell’intervista, a partire dal  racconto degli attimi successivi all’’ufficialità:

“Mi trovo in hotel a Malibu e sto guardando “Downsizing” […] Il mio agente mi chiama, mi chiama [una seconda volta]. Quando sto guardando un film non mi piace per nulla essere disturbato e lui mi richiama di nuovo. Lo metto in vibrazione così da non sentirlo. Ancora una chiamata e mi convinco del fatto che deve trattarsi di qualcosa di importante. Lo contatto e mi fa: ‘Ti abbiamo cercato, sei appena stato scambiato ai Lakers ma ti richiamo tra un attimo, sono al telefono con il GM. […] [A quel punto] ho  aperto Instagram e ho capito che era tutto vero. Instagram scopre un sacco di cose prima di molta gente. LeBron si è fatto sentire forse 10’ dopo con un lungo messaggio, era entusiasta.”

NUMERO DI MAGLIA

Per Davis il passaggio forzato dal #23 al #3 nonostante la disponibilità da parte di LeBron James nasconde un divertente retroscena:

“Siamo andati a cena la prima volta dopo l’ufficialità della trade e mi ha detto: ‘Guarda, qua c’è la #23’, poi per una serie di regole non sono riuscito a prenderla. […] 
Ho scelto il #3, era il mio numero alle elementari, il primo con cui ho giocato a pallacanestro. Sono andato su 2K e, non potendo scegliere il #23 mi sono trovato nel mio salotto a modificare [l’avatar] di me stesso passando in rassegna tutti i numeri.”

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