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NBA, Robert Sarver provò a motivare Ryan McDonough con… delle capre!

L’audace metafora del proprietario dei Suns ha avuto però dei risvolti imprevisti…

Robert Sarver è sicuramente uno dei proprietari più discussi della lega. Con lui al timone i Phoenix Suns hanno avuto pochi momenti di gloria e molte stagioni negative: tra progetti di rebuilding falliti, scelte discutibili e stravolgimenti nel front office, è dal 2010 che la squadra non accede alla post season. Che però Sarver fosse anche un uomo capace di inusitate metafore non era cosa nota.

Kevin Arnovitz di ESPN ha riportato un divertente retroscena che getta una luce nuova sul proprietario dei Suns: sembra infatti che nel 2017 Sarver abbia riempito l’ufficio del suo GM dell’epoca, Ryan McDonough, con un intero gregge di capre.

Nelle intenzioni del proprietario, gli animali avrebbero dovuto rappresentare agli occhi di McDonough la necessità di portare a Phoenix, in un modo o nell’altro, un giocatore che potesse essere definito GOAT. Un’espediente come minimo curioso, che finì per rivoltarsi sia contro McDonough che contro Sarver, dal momento che le capre defecarono ovunque all’interno dell’ufficio del GM. La metafora inoltre si è rivelata poco utile, poiché in tutto il periodo di McDonough come GM dei Suns la squadra ha vinto solamente 48 partite: il risultato è stato il licenziamento del GM a soli tre giorni dall’inizio della stagione 2018-19.

Ma dove lo ha preso Robert Sarver un gregge di capre? Pare che gli animali fossero stati portati all’arena in occasione dell’evento celebrativo organizzato per festeggiare Diana Taurasi, leggenda della squadra femminile della città – le Phoenix Mercury – che era appena divenuta la più prolifica scorer all-time della WNBA.

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