I giocatori dei Sixers nell’ultimo anno sono si sono resi loro malgrado protagonisti di problemi sul campo (i problemi alla spalla di Markelle Fultz, ad esempio) e fuori dal campo (JJ Redick e gli insulti cinesi). Ma non solo: l’ex GM Jerry Colangelo è stato costretto a rassegnare le dimissioni dopo uno scandalo online legato a burner account su Twitter. Recentemente, ha fatto discutere un tweet a sfondo razzista proveniente dall’account @MuskieBobber, posseduto dal padre di Mike Muscala, Bob. In esso si parla di Jimmy Butler, giocatore al centro di una bufera mediatica a sua volta dopo aver richiesto la trade ai T’Wolves, la squadra dello stato in cui Bob Muscala è nato e cresciuto. Il comportamento di Jimmy Butler viene definito “egoistico, una malattia mentale afro-americana.”
Il lungo dei 76ers e il neo-GM Elton Brand si sono subito scusati per il post di Bob Muscala, presto cancellato. Sul profilo Twitter di @MuskieBobber si può leggere un tweet sulla vicenda, nel quale, il padre dell’ex Hawks scrive:
“È stata una pessima dichiarazione da parte mia. Mi pento dei problemi che la mia pessima scelta grammaticale e di parole ha causato. Tweet brevi possono causare problemi come questo.”
Così, invece, Elton Brand, il GM della franchigia della Pennsylvania:
“Avendo conosciuto Mike [Muscala] dal suo anno da rookie nel 2013-14 quando eravamo compagni di squadra, sono certo che tali tweet non rispecchia ciò in cui crede.”
Il lungo nativo di St. Louis Park, Minnesota, è arrivato ai 76ers in estate a seguito di una trade a 3 tra Sixers, Hawks e Thunder. A NBA.com ha rilasciato le seguenti parole:
“Prima di tutto, voglio scusarmi per il commento offensivo apparso sui social di mio padre. Quel suo commento era fuori luogo e inappropriato, e non riflette ciò che sono. Mi scuso anche con i 76ers e con i miei colleghi in tutta la NBA per la distrazione che il commento di mio padre ha causato.”