Quando Alvin Gentry ha iniziato la stagione, tutti si domandavano se questa potesse essere la sua ultima annata sulla panchina della franchigia di New Orleans. I Pelicans, forti di Anthony Davis e DeMarcus Cousins, avevano serie ambizioni Playoff. Ambizioni che sono state rispettate prima di venire eliminati, ancora una volta, dai Golden State Warriors.
Gentry è stato fondamentale per le 48 vittorie racimolate dai Pelicans, che hanno dovuto fare a meno di Cousins, infortunatosi al tendine d’Achille, per gran parte della stagione. Lo sweep a Portland è lì a testimoniare l’ottimo lavoro svolto da Gentry nonostante l’assenza di una delle due stelle della squadra.
La bella stagione giocata dai Pelicans è stata premiata dalla franchigia, che ha rinnovato il contratto di Gentry per altre due stagioni:
ESPN story on New Orleans Pelicans coach Alvin Gentry agreeing to a contract extension. https://t.co/9dtlbpoAni
A suo tempo, l’arrivo di Gentry portava con sé la speranza di una nuova filosofia offensiva ai Pelicans. Un nuovo modo di attaccare, più veloce, in cui Davis potesse inserirsi al meglio. La scelta ha pagato dividendi: New Orleans ha guidato la NBA per pace e Davis è in corsa per il premio di MVP, che comunque appare ormai destinato a James Harden.
L’obiettivo della prossima stagione per i Pelicans è quello di reinserire al meglio Cousins, di ritorno dal terribile infortunio, o proseguire senza di esso nel caso in cui dovesse partire. A New Orleans c’è voglia di restare ai piani alti della lega, guidati dal Monociglio.
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