Fragorosa caduta dei Boston Celtics! La miglior squadra della Eastern Conference perde (male) sul campo della peggiore della Lega, che anzi con questa vittoria ha agganciato gli Hawks al penultimo posto.
Ha funzionato ben poco per i ragazzi di coach Stevens. Già nel secondo quarto, i Bulls hanno costruito un vantaggio considerevole: un +18 che Boston ha ricucito fino a +12 con estrema difficoltà ad inizio quarto periodo, ma Chicago non si è lasciata sfuggire la partita dalle mani, portando a casa la terza vittoria di fila. Senza Lauri Markkanen, tra l’altro, con problemi alla schiena. Poco male se, al suo posto, è tornato in quintetto un Nikola Mirotic da 24 con 8 rimbalzi. Il compagno di baruffeBobby Portis ha fatto registrare un career-high da 23 punti con 9 su 15 dal campo e 3 su 3 dall’arco in uscita dalla panchina.
Ottime prove per i Bulls anche per David Nwaba (13 punti con 6 tiri, 7 su 8 dalla lunetta) e Jerian Grant: il prodotto di Notre Dame ha segnato 8 punti e smazzato 9 assist, rubando 2 palloni. Chicago ha tirato col 41,4% da tre e quasi il 50% dal campo, lasciando a Boston neanche il 40% dal campo e il 25% dall’arco. Coach Stevens nel post-match:
“Ogni tanto devi essere sculacciato. semplice. Chicago ha giocato in modo più competitivo di quanto non abbiamo fatto noi, in modo più autoritario”.
Boston, che pure ha tirato male i pochi liberi che si è guadagnata, era senza Kyrie Irving e Marcus Morris (nulla di grave per nessuno dei due), oltre al lungodegente Gordon Hayward. 5 su 12 per Rozier, Smart e Brown: ognuno di questi ha inoltre sbagliato un minimo di tre liberi. Tatum ha sì catturato 10 rimbalzi, ma anche segnato 4 soli punti, sbagliando tutti e 4 i tentativi dall’arco. Incidente di percorso per i Celtics, che senza Kyrie faticano enormemente a produrre punti.
Partita senza storia anche quella del FedEx Forum di Memphis, Tennessee. Non appena, tra terzo e quarto periodo, Miami ha spinto il piede sull’acceleratore, i Grizzlies si sono sciolti come neve al sole ed è arrivata sul parquet casalingo una dolorosa 15esima sconfitta nelle ultime 16.
Avanti 60-70 entrando nell’ultimo periodo, Miami ha dominato quest’ultimo con un parziale di 22-37. La squadra di coach Spoelstra ha tirato col 65% dal campo nel secondo tempo, nonostante Mr. Percentuali Al Ferro Hassan Whiteside abbia dovuto saltare la sesta partita di fila causa ginocchio sinistro.
Avrà presto un’altra opportunità.
Dice Erik Spoelstra riguardo David Fizdale, ex assistente a Miami che Memphis ha recentemente licenziato. Ben 7 giocatori dell’allenatore due volte campione NBA hanno segnato in doppia cifra: si distinguono i 17 con 9 tiri di Josh Richardson, i 19 con 12 tiri di Dragic e i 14 con 6 tiri di Bam Adebayo dalla panchina. Quest’ultima ha prodotto 19 punti in più, 45 a 26, di quella avversaria.
Per Memphis, che è 0-9 contro avversarie delle Eastern Conference, bene Marc Gasol (19 e 6 rimbalzi), Andrew Harrison (16 punti con 6 tiri), non male JaMychal Green (10 punti), ma è tutto – tremendamente – qua. Il solo Deyonta Davis ha un Plus/Minus positivo, ed è un timido +2 in 13 minuti di utilizzo. Il ritorno di Mike Conley potrebbe non bastare ad una squadra che tira così male.
