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Golden State Warriors

Golden State porta a casa una gara 1 mozzafiato.

Incredibile partita alla Oracle Arena, Golden State recupera un margine di 25 punti e San Antonio perde partita e (forse) Leonard.

Tutto pronto alla Oracle Arena a Oakland,California per la 1 gara della serie di finale della Western Conference fra Golden State Warriors e San Antonio Spurs. Quintetti classici in campo con il ritorno di Kawhi Leonard nella starting lineup, Gregg Popovich a guidare gli Spurs e Mike Brown sulla panchina dei Warriors in sostituzione di coach Steve Kerr. Il primo possesso della finale va agli Spurs che provano subito dalla distanza con Gasol con spazio ma sbaglia, sul capovolgimento errore anche di Golden State, si susseguono diversi errori probabilmente dovuti alla tensione ed allo spessore della gara come il passaggio lungo di Curry in contropiede. Il primo tiro a bersaglio lo firma Leonard in palleggio, arresto e tiro di grande fattura.

Gasol cerca di aggredire il match stoppando Green lanciato al ferro e prendendosi un canestro più fallo dal post sul ribaltamento offensivo. Segna il libero e porta gli Spurs sul 5-0. Curry mette a referto i primi 2 punti dal lato corto e subito dopo nel corso di un contropiede Danny Green stoppa proprio Steph Curry ma Thompson recupera il rimbalzo e mette il jumper da due punti, è 5-4 San Antonio. a due minuti dall’inizio. Le due squadre approcciano in modo diverso alla partita, Wariors cercano di alzare il ritmo correndo molto e cercando il tiro nei primi secondi del possesso mentre gli Spurs avviano lentamente l’azione offensiva cercando di costruire bene il loro attacco. A quanto pare il team di coach Popovich costruisce bene, gioco alto-alto fra Gasol e Aldridge e giochi chiamati per il post basso di Aldridge mettono in difficoltà la difesa californiana, poi c’è il fattore Kawhi Leonard. A 3:50 dalla fine del primo quarto Curry sporca un consegnato fra Lee e Simmons, nel tentativo di non far uscire il pallone lo stesso Curry si tuffa in recupero tira il pallone senza guardare in campo ma lo raccoglie Leonard che ci pensa un attimo e poi parte verso il canestro, difesa spazzata via e inchiodata di mano destra per il 18-14. La difesa Spurs si muove bene chiudendosi ed allargandosi in sintonia sporcando molti attacchi dei Warriors che sembrano forzare tiri più del previsto, questo rende tutto più difficile per i ragazzi di Mike Brown, la fotografia è il passaggio di Draymond Green verso Steph Curry che stava facendo un finto taglio a canestro per far muovere la difesa e quindi disinteressato del pallone non si accorge che lo stesso gli stava arrivando alle spalle, risultato: palla persa e contropiede concluso con la tripla di Simmons. Il finale di quarto viene gestito male dai californiani, Curry con circa 30 secondi sul cronometro decide di tirare subito da lontano per avere in mano l’ultimo possesso, sbaglia il tiro e contropiede Spurs guidato da Murray che serve in velocità Aldridge che schiaccia per il 30-16 sulla sirena.

Il secondo quarto si apre con un’altra giocata di Leonard che chiude un pick and roll da portatore di palla direttamente al ferro sempre con la mano destra. Segue una tripla di Ginobili che porta a +16 gli Spurs con 9:30 sul cronometro. Le palle perse di Golden State sono sanguinose, ancora Ginobili recupera palla in difesa su un brutto attacco di Curry, va in campo aperto e dall’alto della sua esperienza porta a casa canestro e fallo,è +22 San Antonio, maggior distacco di serata. I Warriors si affidano alle rotazioni ma le riserve non danno un gran contributo, soprattutto in fase difensiva, lo dimostra il fallo ingenuo commesso da Matt Barnes su Leonard per 3 tiri liberi messi a segno. Durant cerca di tenere viva la partita: buttandosi indietro con un suo classico movimento dal post,segnando in penetrazione molto difficile,stoppando Leonard lanciato in penetrazione. 46-27 Spurs. Con 5:07 sul cronometro Curry segna due liberi e sulla rimessa dal fondo avversaria ruba palla su un brutto passaggio di Lee (dopo l’errore sbattuto in panchina da Popovich) e insacca una tripla che risveglia la Oracle arena per il 46-32 e timeout chiamato dagli Spurs. Leonard in uscita dal break prende due rimbalzi offensivi dominando sotto canestro ma sbaglia altrettanti tiri nella stessa azione, sul terzo rimbalzo offensivo Spurs con Lee è Aldridge a chiudere l’appoggio. Curry si mette in moto e spara una tripla delle sue e Ginobili non è da meno fintando il tiro con il suo classico movimento facendo saltare un gran difensore come Thompson, che sembra poco a fuoco in questo match, ed appoggia con la “lacrima” a canestro. Leonard continua a dominare in attacco e Golden State a perdere palla (10). Finale di frazione di gioco conclusa con il bel pick and roll Ginobili-Aldridge e la tripla di Danny Green per il 62-42 al termine del primo tempo.

Inizio terzo quarto con il coltello fra i denti per i Warriors, Curry comincia ad incidere sul serio sulla partita così come Pachulia che conclude un contropiede veloce assistito da Green e poi va a formare un doppio blocco che libera Curry per la tripla del 64-49. Fase concitata e cruciale della partita,ad una tripla in emergenza di Aldridge sulla sirena dei 24 risponde ancora Curry da dietro l’arco, si gioca colpo su colpo. A 9:50 sul cronometro attacco Spurs: Leonard esce dai blocchi e servito sull’angolo mette a segno un tiro da tre punti ma indietreggiando dopo l’atterraggio pesta il piede di un suo compagno seduto in panchina proprio dietro di lui e la caviglia sinistra subisce una distorsione evidente che provoca la reazione di dolore del fenomeno in casacca nero-argento. Si dirige vero la pachina, intanto i compagni non mollano e Simmons mette a segno una tripla importante per umore e punteggio +23, ma è ancora Curry a rispondere con la terza tripla consecutiva su bel blocco di Pachulia,75-55 e timeout Popovich. Leonard torna in campo ma il fato decide per lui, ancora dallo stesso angolo va con lo step back e poggia il piede sul piede di Pachulia andato a contestare il tiro. Neanche a dirlo la caviglia che si contorce è sempre la sinistra. Segna i liberi nonostante tutto ed esce di scena. Golden State cavalca l’onda cercando di ritornare definitivamente in partita con le prestazioni importanti di Pachulia con i rimbalzi d’attacco e le giocate difensive. I Warriors tornano a fare i Warriors, Curry ruba palla,serve KD che inchioda per il -5 a poco più di 4 minuti sul cronometro. Aldridge è sempre il punto di riferimento quando manca Leonard e ripaga la fiducia segnando 2 punti in fadeway per mantenere le distanze. Nelle fasi finali nervose e aggressive escono fuori dei testa a testa entusiasmanti fra Curry e Ginobili, è soprattutto il 39enne argentino a metterci cuore, gambe ed esperienza, prima con isolamento concluso con layup sul mismatch con Pachulia e poi subendo sfondamento a difesa battuta su attacco dell’asse Curry-Durant. Il quarto si chiude con le riserve Murray e Anderson che fanno il loro dovere con il secondo che effettua un assist e due canestri di fila, l’ultimo sulla sirena per il 90-81.

Nell’ultima frazione di gioco si rivede Aldridge uscito per il quarto fallo nella parte finale del quarto precedente, la palla passa sempre dalle sue mani (24 punti) e spesso l’azione d’attacco la conclude lui. Dopo una serie di errori sale in cattedra Kevin Durant che prima con la tripla e poi con il crossover su Anderson e la conclusione al ferro porta Golden State a -4 sul 94-90. Poi ingaggia un altro testa a testa con Ginobili il quale si vede sparare in faccia una tripla da KD, ma subito dopo sfida dal palleggio proprio Durant e conclude in appoggio fuori equilibrio evitanto l’aiuto di Green, dunque ancora Durant in arresto e tiro ad una mano. Gli Spurs tengono botta anche grazie al giovane Murray che a qualche giocata di spessore nonostante l’inesperienza. Il vantaggio dei Warriors arriva con azione rocambolesca di KD che si trova la palla in mano e appoggia facile chiudendo definitivamente la rimonta.

Ultime fasi di partita Golden State si porta avanti di tre punti a 1:08 dalla fine sul 106-109. Curry chiude un uno-due con Durant su distrazione difensiva di Danny Green che non segue il #30 che fa muovere la retina per il 106-111. L’orgoglio Spurs è nella figura di Ginobili che schiaccia ancora per accendere qualcosa nei suoi compagni di squadra e sembra riuscirci, sulla rimessa Mills ruba palla e subisce fallo, bonus per San Antonio è 110-111. Con 32 secondi allo scadere gli Spurs hanno l’ultimo possesso e quindi non commettono fallo, Curry porta palla, Livingston si alaz per portare il blocco e costringere Aldridge al cambio difensivo su Curry che lo batte dal palleggio, si arresta e tira con una mano, la palla rimbalza sul ferro lungo poi sulla tabella per poi insaccarsi portando i Warriors a +3 con 9.5 secondi allo scadere. Timeout finiti per Popovich, Mills si catapulta in attacco, scarica per Aldridge nell’angolo che sbaglia la tripla ma è ancora Mills a prendere rimbalzo e subire fallo con 0.5 secondi sul cronometro e probabile errore dell’addetto allo stesso che effettua lo stop con qualche decimo di ritardo senza poi resettare il tempo. Mills mette il primo libero e sbaglia volontariamente il secondo ma non è sufficiente. Golden State vince gara uno delle finali di conference 111-113.

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