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BRACKETS’ RELIGION: ELITE EIGHT, MICHIGAN SUL VELLUTO, LOUISVILLE VITTORIA AMARA

Il quadro delle Final Four di Atlanta è ora completo, Michigan e Louisville raggiungeranno Syracuse e Wichita in Georgia per giocarsi il titolo NCAA. I Wolverins sconfiggono senza difficoltà Florida nella prima sfida della giornata, mentre i Cardinals riescono ad imporsi su Duke.

(4) Michigan-Florida (3): doveva essere una sfida equilibrata, così non è stato. I Wolverins fin dalle prime azioni hanno messo in chiaro che la vittoria sarebbe stata loro e hanno deciso di farlo nella maniera più lampante possibile. Dopo 3 minuti di gioco il parziale era già 13-0 e il biglietto aereo per Atlanta già stampato. I Gators non riescono minimamente a reagire, scossi dall’ottimo inizio di Michigan, e il punteggio degenera ulteriormente fino al 23-5. Staukas mette a referto 22 punti con un 7/8 dal campo e un incredibile 6/6 da tre; Trey Burke si dimostra ancora una volta trascinatore grazie alla sua prestazione da incorniciare: 15 punti, 8 rimbalzi, 7 assist e 3 palle recuperate. Il talento offensivo di Michigan ha la meglio sui Gators che in tutta la partita non riescono a farsi notare in positivo. Florida solitamente fa della difesa la sua arma principale ma in questo caso i punti realizzati dagli avversari sono ben 79 contro i 53,7 concessi di media. Normalmente le percentuali dal campo di chi gioca contro i Gators si aggirano sul 38%, Michigan ha tirato con il 46,2%. Discorso simile per la percentuale perimetrale concessa dai Gators, il consueto 37,9% è diventato in questo caso 52,6%. Il fallimento di Florida è totale, finisce con un pesante -20 che riassume perfettamente la gara. Non si può concedere così tanto ad una squadra che fa del gioco offensivo la propria arma principale. I Wolverins vincono con merito e convinco ancora una volta, ora dovranno affrontare Syracuse in una sfida che si preannuncia altamente spettacolare per guadagnarsi l’accesso alla finale.

(2) Duke-Louisville (1): 6 minuti e 40 alla fine del primo tempo, la partita viaggia su un equilibrio pressochè totale, Thornton alza la mano da 3, segna, 21-20 per Duke. Ma il gioco si ferma. Ware saltando nel tentativo di ostacolare il tiro avversario cade male, la gamba non regge, si storge completamente e si rompe. Non vi riproponiamo il video perchè troppo pesante ma se qualcuno lo volesse vedere è facilmente reperibile. L’atmosfera che si respira in campo è veramente tragica, i giocatori di Louisville scoppiano in lacrime vedendo l’osso completamente scoperto del compagno, lo stesso Rick Pitino non riesce a trattenersi dal piangere. Quegli interminabili minuti portano sensazioni che mai si vorrebbero provare assistendo ad una partita di pallacanestro, la faccia agonizzante del povero Ware ci ricorda, qual’ora non fosse ancora chiaro, che dietro ad ogni giocatore esiste un uomo e che la salute di quell’uomo viene prima di tutto. I soccorsi non tardano ad arrivare e dopo questo triste momento la partita ricomincia e si trascina mestamente fino all’intervallo col punteggio di 35 a 32 in favore dei Cardinals. I giocatori sono visibilmente scossi e il gioco ne risente e non poco. La svolta alla partita la da lo stesso Ware che non abbandona il palazzetto e nell’intervallo rassicura i suoi compagni esortandoli a vincere. Le parole del numero 5 Cardinals caricano notevolemente la squadra che nella ripresa entra in campo con il piglio giusto sbaragliando i Blue Devils. Dieng segna 14 punti aggiungendo 11 rimbalzi e 4 stoppate, Siva aggiunge 16 punti e Smith, il più scosso tra i Cardinals per l’infortunio di Ware, ne realizza 23 reagendo da grande campione. A Duke non bastano i 17 con 12 rimbalzi di Plumlee. Finisce con un impietoso 85 a 63 per Louisville. La vittoria è ovviamente dedicata a Ware che a causa dell’infortunio dovrà stare fermo almeno un anno. I Cardinals ora cercheranno di aggiudicarsi il titolo per rendere onore al loro compagno.

 

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