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Hall of Famer – Hakeem “The Dream” Olajuwon

Prendete un ragazzone di 213 cm, terzo di sei fratelli, che fa il portiere in una squadretta a Lagos, in Nigeria. E’ bravo ma un giorno, quando aveva 15 anni, gli dicono: “Ehi spilungone, hai mai pensato di giocare a basket?”. Lui non c’aveva mai provato prima ma lo vedono in campo e capiscono che il ragazzo ha potenzialità, he got game.

A 17 anni si trasferisce dalla sua amata Nigeria agli Stati Uniti, alla Houston University in Texas. Leggenda narra che nel 1980, quando arrivò all’aeroporto di Houston la rappresentativa della scuola non venne a prenderlo e gli disse di chiamare un taxi per raggiungere l’università.

Nonostante le prime difficoltà Hakeem inizia a giocare per i Cougars, la squadra universitaria, anche se il suo gioco non è al livello degli altri atleti. Gli propongono di allenarsi assieme ad un tale, un giocatore NBA che viveva li in zona, un certo Moses Malone, quell’anno per di più aveva vinto anche il titolo di MVP con i Rockets. Si allena tutta l’estate con Big Mo e al ritorno a scuola è un giocatore completamente diverso.

E’ il 1983, in NBA ci sono i duelli storici fra Larry Bird e Magic Johnson, ma in NCAA si nota la presenza di una squadra che viene definita la Phi Slama Jama, che nello slang indicava una squadra che giocava prettamente con schiacciate devastanti e alley-oop vertiginosi. Si perchè quell’anno i Cougars ingranano bene e tra i compagni di Hakeem c’è da sottolineare anche un certo Clyde Drexler con cui sotto canestro crea una vera e propria associazione a delinquere da quanti punti mettono a segno. Nonostante la grande stagione però Houston non vince, viene battuta da Georgetown guidata da Patrick Ewing, consolazione sarà però il NCAA Tournament Player of the Year, ultimo giocatore ad averlo vinto senza aver vinto il titolo NCAA.

Dopo la straordinaria stagione doveva scegliere se dichiararsi eleggibile o continuare a giocare per i Cougars, ai tempi non vi era ancora la Draft Lottery e la prima scelta veniva scelta con il lancio di una moneta. Hakeem giocò d’istinto e decise di dichiararsi eleggibile confidando che Houston prendesse la prima scelta, fu così e fu l’inizio della leggenda.

Il draft del 1984 è ricordato da molti come l’anno più talentuoso, oltre ad Olajuwon vennero scelti infatti anche Micheal Jordan, Charles Barkley e John Stockton tra gli altri, per cui l’anno da rookie sarebbe stato fondamentale e decisivo per la carriera di The Dream. Fu così e Hakeem non deluse le aspettative nonostante continuasse a non riuscire a vincere un titolo con i suoi Rockets.

Dovette avere a che fare con il periodo di egemonia dei Bulls di Jordan e Coach Jackson e dei suoi tre titoli vinti consecutivi ma appena smisero di vincere saltò in cattedra Hakeem. L’anno 1993-1994 consacra il ragazzo che va a vincere MVP, Titolo e MVP delle Finals (quest’ultimi per due anni di fila). Il palmarès di Olajuwon continua a riempirsi con le partecipazioni all’All Star Game, la medaglia d’oro alle Olimpiadi d’Altanta, difensore dell’anno e molte altre statistiche come uno dei cinque giocatori in tutta la storia dell’NBA a realizzare una quadrupla doppia e miglior stoppatore nella storia NBA.

Nel 2002 conclude la sua brillante carriera nei Toronto Raptors, unica squadra in cui ha militato al di fuori di Houston e 6 anni dopo verrà inserito a rigor di popolo nella Naismith Memorial Basketball Hall of Fame.

Dopo il ritiro continuerà a rimanere impegnato col basket, fornendo corsi di perfezionamento tecnico e difensivo a molti giocatori NBA professionisti come Yao Ming, Emeka Okafor, Kobe Bryant e Dwight Howard.

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