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Le 10 (+1) migliori campagne per l’All Star Game

Le campagne per l’All Star Game sono diventate un must negli ultimi anni. Scoprite con noi le più creative mai create

 Kemba Walker, 2017

Con un nome come Kemba Walker, le battute si scrivono praticamente da sole. E nel 2017 i Charlotte Hornets riuscirono a sfruttarne a pieno le potenzialità, ispirandosi al famoso show di Chuck Norris Walker, Texas Ranger. Ed è così che nacque Walker, Charlotte Ranger: Kemba in versione ranger americano, completo di stella e cappello da cowboy. Ci sono persino Frank Kaminsky, in questa occasione partner di Kemba, Michael Kidd-Gilchrist e Steve Martin. Anche Spencer Hawes si unì alla causa: a lui toccò cantare la colonna sonora, e lo fece con una performance difficile da dimenticare.

Gli Hornets crearono addirittura un sito web dedicato al ranger Kemba, dove esistono altri video: il capitolo due della saga, e una mini serie decisamente più seria, dove Kemba si racconta.

https://twitter.com/hornets/status/813436728031604737

Risultato: New Orleans non fu mai così sicura come durante l’All Star Weekend 2017. Motivo: Walker, Charlotte Ranger era in città.

 Joel Embiid, 2017

Chi non conosce la storia di Joel Embiid e il suo obiettivo di uscire con Rihanna? Il lungo dei Sixers venne rifiutato, almeno fino a che non sarebbe diventato un All Star. Ed ecco che così naque la personale campagna All Star del centro camerunense; sfruttando la sua popolarità su Twitter Embiid cercò di guadagnarsi la convocazione, ricordando ai fan che in ballo c’era un appuntamento con la famosa rapper.

In aggiunta alla personale crociata di Embiid si aggiunse anche il supporto dei 76ers, che sfruttarono l’amore del loro giocatore per i Shirley Temples (ndr: cocktail analcolici). Oltre a vendere i cocktail durante le partite i 76ers diffusero anche questa particolare ricetta personalizzata:

Risultato: Embiid non venne convocato, mancando la convocazione di pochi voti.

NB: l’anno successivo, raggiunto l’agognato obiettivo, dichiarò in un’intervista post-game che Rihanna non gli interessava più:

“Mi rifiutò tempo fa. Non c’è motivo per tornare da lei … Ci sono tante donne carine là fuori, e io sono bello, quindi devo andare avanti e pensare alla prossima.”

Bobby Portis 2021

Una campagna elettorale in pieno stile quella di Bobby Portis. Dopo la visita alla Casa Bianca da campione NBA 2021, il giocatore dei Bucks chiamò in causa Zio Sam per raccogliere voti sufficienti. Non bastò per la partita delle stelle, ma è abbastanza per entrare in classifica. Tema centrato.

 

https://twitter.com/bportistime/status/1476361654531145735?s=61&t=RRv0YKuoE4AzIRJKxuWe8A

 

 

 

 

Lauri Markkanen, 2023

All-Star Weekend 2015: Lauri Markkanen, allora diciassettenne, partecipa al Basketball Without Borders allestito a New York City in occasione della kermesse di metà febbraio. Otto anni dopo, il giocatore finlandese ha conquistato un posto tra le riserve per la prima volta in carriera e farà gli onori di casa a Salt Lake City.

Il rookie Walker Kessler ha condotto personalmente una campagna di marketing per portare il compagno di squadra all’All-Star Game. Il gioco di parole The Finnisher,  con il richiamo alla bandiera del Paese, non poteva lasciare indifferenti. Bingo.

 

 

https://twitter.com/utahjazz/status/1614042951621160960?s=61&t=RRv0YKuoE4AzIRJKxuWe8A

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