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NBA, i Blazers hanno rifiutato di tenere Lillard in caso di mancato accordo con Miami

Lillard sarebbe voluto rimanere a Portland se non fosse andato agli Heat, ma i Blazers non lo hanno voluto tenere

Lillard

La notizia dello scambio a tre e dell’arrivo di Damian Lillard ai Milwaukee Bucks ha sconvolto l’NBA. Tutti si aspettavano di vedere Dame a Miami, dove aveva richiesto di essere scambiato, ma alla fine sono stati i Bucks a fare l’offerta migliore per assicurarsi il sette volte All-Star. In queste ore stanno venendo fuori tanti retroscena sulle trattative tra il giocatore e i Blazers, la sua ormai ex squadra. L’articolo più completo è forse quello scritto da Chris Haynes, senior insider per TNT e Bleacher Report.

Damian Lillard ha saputo dello scambio e della sua nuova squadra poco dopo le undici di mattina del fuso orario del Pacifico. Inizialmente è rimasto senza parole, come ha raccontato a Bleacher Report:

“Devo ancora elaborare questa notizia. Devo ancora processare il tutto. Ci sono molte cose a cui sto pensando, non mi ero mai trovato prima in questa situazione. Questa estate, per come è andata, mi ha lasciato sicuramente dell’amaro in bocca. Ma questo non cambia le esperienze fantastiche che ho potuto vivere con i Portland Trail Blazers e in questa città [Portland]. Amerò per sempre questo posto, questa è casa per me. Vivrò sempre qui, indipendentemente da quello che succederà”

Nel suo articolo Haynes ha rivelato anche una scelta particolare del front office di Portland. Dopo la richiesta di trade da parte di Lillard, la dirigenza ha subito detto che non avrebbe accettato un cambio di idea da parte del giocatore, che ormai era sul mercato. Secondo quanto riportato, Lillard aveva come unica meta desiderata Miami, e avrebbe preferito rimanere ai Blazers piuttosto che giocare in qualsiasi altra squadra. Ma, a quel punto, è stato lo stesso front office guidato dal general manager Joe Cronin a dirgli che non sarebbe potuto tornare indietro.

Secondo Haynes, Portland e Miami non hanno più parlato dopo la Summer League di luglio. Il front office dei Blazers riteneva di poter ricevere delle offerte migliori di quella degli Heat per Lillard, e ha cercato nuovi partner. Lillard ha aspettato fino a metà settembre, quando aveva ormai capito che non sarebbe potuto rimanere a Portland, per comunicare di essere interessato a giocare anche in altre squadre, come i Milwaukee Bucks e i Brooklyn Nets.

 

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