Cameron Payne, Phoenix Suns (3 anni, 19 milioni di dollari)
Età: 26
Stats (18 MPG): 8.4 PPG (48/44/89), 3.6 APG (1.0 TO), 2.4 RPG, 0.9 S/BPG, 17,4 PER
Il ruolo di playmaker di riserva svolto da Cameron Payne è stato determinante nella corsa dei Phoenix Suns alle NBA Finals. Una presenza che si è sentita ancora di più durante le finali della Western Conference: 40 punti su 34 tiri e 18 assist nelle due gare giocate senza l’infortunato Chris Paul lo hanno reso insostituibile nello scacchiere della franchigia. Un valore che, per la fortuna dei Suns, non si è percepito molto all’infuori dell’Arizona. Payne si aspettava di raccogliere un interesse maggiore sul mercato e invece, ha accettato di legarsi ai Suns con un contratto che Phoenix non poteva rifiutargli.
Reggie Bullock, Dallas Mavericks (3 anni, $ 30.5 milioni)
Età: 30
Stats: (30 MPG): 10.9 PPG (44/41/91), 3.4 RPG, 1.5 APG (0.7 TO), 1.0 S/BPG, 11.1 PER
A Dallas non è arrivata una superstar, ma forse mancavano i nomi e i tempi giusti per la franchigia. I Mavericks avevano bisogno di una ala 3-e-D che venisse in soccorso di Luka Doncic, e con Reggie Bullock i texani ci sono andati molto vicini. Per un prezzo ragionevole, Dallas porta a casa un buon tiratore dall’arco , il sesto per tentativi dal catch-and-shoot nella scorsa stagione.
Non mancano tuttavia alcuni difetti nel gioco di Bullock: non si tratta di un giocatore difensivo d’elite, ma è solido ed è stato un pilastro nelle migliori formazioni difensive della lega la scorsa stagione. Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, il rischio di far occupare il ruolo ad atleti meno performanti di lui era molto alto. In una delle posizioni più ambite della lega, giocatori come Gary Trent Jr. e Doug McDermott sono stati pagati molto di più per riempire ruoli simili.
Lonzo Ball, Chicago Bulls (4 anni, 85 milioni di dollari)
Età: 23
Stats: (31.8 MPG): 14.6 PPG (41/38/78), 5.7 APG (2.2 TO), 4.8 RPG, 2.1 S/BPG, 15.2 PER
In cima alla lista si piazzano i Chicago Bulls con la sign-and-trade di Lonzo Ball. La franchigia dell’Illinois si è portata a casa la seconda scelta del Draft 2018 in cambio di Tomas Satoransky, Garrett Temple e una scelta al secondo turno in favore dei New Orleans Pelicans. Uno scambio che, sulla carta, propende in favore dei Bulls. Chicago ottiene un giocatore ancora giovane e decisamente cresciuto rispetto alle prime esperienze losangeline. Quello che gli sarà chiesto è il definitivo salto di qualità: compiere il percorso che trasformi il giocatore, e la franchigia, in elementi di prima fascia sono obiettivi noti a tutti.
Chi invece sembra aver perso l’ennesima occasione sono i Pelicans: Zion Williamson e Brandon Ingram sentiranno l’assenza di Ball, per cui si erano spesi nel tentativo di farlo restare.