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NBA Religion Awards: il riassunto dei Playoff 2020-21

Le giocate più importanti, le delusioni e le certezze di una lunga e imprevedibile postseason

Squadra rivelazione: Atlanta Hawks

Da squadra in lotta per un posto al torneo Play-in a finalista di Conference, a quanto pare la distanza è davvero impercettibile. Chiedere per conferma a Nate McMillan che a marzo ha sostituito l’uscente Lloyd Pierce in quel di Atlanta riuscendo a sollevare la franchigia della Georgia dal record di 15-20 fino al 41-31 di fine regular season. Più che sollevare, resuscitare.

Le aspettative erano alte per gli Hawks dopo una campagna acquisti scoppiettante e il roster pronto a giocarsi un posto tra le prime quattro della Eastern Conference: le firme di Bogdan Bogdanovic, Rajon Rondo, Kris Dunn e Danilo Gallinari in estate avevano portato molto entusiasmo nella fan base, ma anche altrettanta sfortuna. L’inizio di stagione di Atlanta è stato infatti segnato da una serie di infortuni importanti, gran parte dei quali proprio ai nuovi acquisti. I giocatori non hanno potuto così amalgamarsi a dovere con conseguenze pesanti sul record di squadra. Coach Pierce ha pagato per tutti.

Da lì in poi, con Nate McMillan al timone e un roster via via sempre più al completo, è  arrivata la svolta, con la qualificazione Playoff ritrovata dopo un quadriennio. Ma non è finita qui.

Atlanta ha superatobrillantemente in cinque gare i New York Knicks in una delle serie più sorprendenti di questi Playoff, per poi sfidare i Philadelphia 76ers, primi della classe a Est. Sotto 2-1, la banda di McMillan è riuscita  ad allungare la serie fino alla decisiva Gara 7, vinta grazie ad un attacco ben bilanciato ed un Kevin Huerter in versione cecchino (27 punti per lui, 21 per  Trae Young).

La strada degli Hawks si è interrotta soltanto di fronte ai futuri campioni NBA, complice anche un infortunio alla caviglia che ha impedito a Young – fino a quel momento decisivo – di scendere in campo per Gara 4 e 5. Uno stop che non mortifica però quella che è stata una stagione notevole, lontana da ogni aspettativa più rosea. E con un Trae Young così, John Collins, Clint Capela e il resto del giovane gruppo, è lecito aspettarsi che  gli Hawks volino alto anche nel futuro prossimo.

Trae young

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