Per molte squadre NBA è già iniziata l’offseason e la preparazione della prossima stagione. E tra queste squadre, diverse devono ripartire da zero con un nuovo capo allenatore. Ad esempio i Boston Celtics, con Brad Stevens che è stato spostato in un ruolo manageriale dopo l’addio di Ainge. Oppure i Trail Blazers, dove Terry Stotts ha lasciato la panchina dopo nove anni da head coach. Sono già iniziate le interviste da parte della dirigenza di Portland, e uno dei primi nomi è quello di Jerome Allen, assistente allenatore proprio a Boston.
Quello di Allen è un nome che conosciamo in Italia, avendolo visto sul parquet prima alla Virtus Roma, poi a Napoli, Udine e Veroli. Nel 2000 vinse anche il premio di MVP della Supercoppa Italiana. Appese le scarpe al chiodo, nel 2009 iniziò la sua carriera da allenatore come assistente all’Università della Pennsylvania. Dopo solo un anno venne promosso a capo allenatore proprio dei Penny Quakers. Ruolo che mantenne dal 2010 fino al 2015, quando arrivò la chiamata in NBA dai Boston Celtics.
In questi anni nel Massachusetts, Jerome Allen si è occupato di coordinare l’attacco dei Celtics, studiando come battere gli schemi difensivi avversari. Con lui in panchina, Boston ha vinto sette serie Playoff, arrivando per tre volte in finale di Conference. Brad Stevens lo ha già intervistato per capire se potrà diventare il prossimo head coach dei Celtics, e ora è arrivata anche la chiamata da parte di Portland.
Nonostante le attenzioni della dirigenza dei Blazers, sembra però difficile che Jerome Allen possa rivestire questo ruolo nell’immediato futuro. I candidati favoriti infatti sono altri: due su tutti, Chauncey Billups, attualmente assistente allenatore dei Clippers, e Jason Kidd, che al momento invece siede sulla panchina dei Lakers. Il nome di Kidd sembra quello voluto da Damian Lillard, e difficilmente la dirigenza non accontenterà il volere del proprio uomo franchigia.
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