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Denver Nuggets

NBA, Playoff preview: Denver Nuggets vs Portland Trail Blazers

Sfida interna alla Northwest Division in questo primo turno di Playoff 2021. I Denver Nuggets, reduci da un’ottima stagione, terminata al terzo posto nella Western Conference, devono fare a meno dell’infortunato Jamal Murray, ma possono contare un un Jokic candidato MVP. Di fronte troveranno i Portland Trail Blazers, squadra collaudata ma che ormai da diversi anni sembra aver raggiunto il proprio ceiling di risultati. Una sfida tra attacchi scoppiettanti che promette spettacolo. Tutto sembra apparecchiato per una serie equilibrata. Colpi di scena dietro l’angolo, così come un’ipotetica Gara 7

Il primo turno della Western Conference ci regala un rematch di quelle che furono le Semifinali di Conference del 2019. Quella serie fu emozionante, ricca di colpi di scena, e terminò con una Gara 7 senza esclusione di colpi.  Due anni fa regnò l’equilibrio, con Gara 3 terminata dopo addirittura quattro, folli, tempi supplementari.  I protagonisti sono più o meno gli stessi: da una parte i Denver Nuggets di Nikola Jokic e coach Mike Malone; dall’altra i Portland Trail Blazers di Damian Lillard e coach Terry Stotts. Tuttavia, i supporting cast sono cambiati, e gli stessi protagonisti sono cambiati.
L’esempio principale è Nikola Jokic, migliorato moltissimo ed ora pronto a trascinare la propria squadra alle Finals. Oggi viene considerato il favorito per il premio di MVP, anche dallo stesso Lillard, che ha dichiarato:

“Non entriamo in questa serie guardandoci intorno e pensando ‘Bene, ce l’abbiamo fatta due anni fa.  Quindi, possiamo farlo anche adesso’.  Sono cambiati. Jokic è un giocatore ancora migliore adesso. Era già grandioso, ma ora è migliorato. Mi sembra siano anche una squadra più profonda ora”

I Trail Blazers hanno dovuto fare i conti con una stagione travagliata, a causa di numerosi infortuni. CJ McCollum e Jusuf Nurkic hanno dovuto saltare numerose partite, privando la squadra di due titolari inamovibili. Senza McCollum, il peso dell’attacco è gravato quasi esclusivamente su Lillard, mentre l’assenza di Nurkic ha messo in crisi il reparto lunghi, colpito anche dalla lunga assenza di Zach Collins. Tuttavia sono riusciti a terminare al sesto posto nella Conference, mettendosi alle spalle squadre più quotate come i Lakers, ed evitando la roulette russa dei Play-in.

Anche Denver ha comunque un conto aperto con la sfortuna. Jamal Murray ha subìto la  lesione del legamento crociato anteriore , ed è stato costretto a terminare anticipatamente la stagione.  Un colpo durissimo per i Nuggets, visto il ruolo da protagonista che Murray ha avuto nella squadra durante le ultime stagioni, compresi i Playoff 2020, giocati a un livello da superstar.  Con questa, la franchigia è arrivata alla terza partecipazione consecutiva ai Playoff, segno dell’importante crescita che ha avuto questo gruppo.  Una crescita che è ancora in corso, come dimostrato dalla terza posizione conquistata in regular season, e dal fatto che la propria stella, per la prima volta in carriera, venga considerata il principale candidato per l’MVP. Anche Portland non è una novellina ai Playoff.  Lillard e compagni sono all’ottava apparizione consecutiva nella postseason, e possono vantare anche una Finale di Conference raggiunta.

Precedenti stagionali 

Tre i precedenti tra Denver e Portland in questa stagione.  Il saldo è a favore dei Nuggets, con due vittorie su tre incontri.  Per i Trail Blazers l’unico successo è arrivato proprio pochi giorni fa, grazie al quale si sono assicurati il sesto posto e la presenza ai Playoff.  L’ultimo scontro ha visto Lillard e compagni prevalere sugli avversari per 132 a 116, facendo leva anche sulle diverse motivazioni messe in campo, visto che Denver non aveva più nulla da chiedere alla stagione regolare.  In quest’ultima occasione l’attacco di Portland è stato fluido ed efficace, con più del 40% dell’arco e con 7 giocatori in doppia cifra. 

Il primo incontro stagionale fu però tutt’altra storia.  Le squadre si diedero battaglia per 48 minuti, ma alla fine prevalse Denver per 111 a 106, con un super Jokic da 41 punti.  Anche il secondo scontro stagionale fu equilibrato, con il serbo e Lillard protagonisti di un duello punto a punto nel finale.  Alla fine la spuntò Denver per 106 a 105, ma Portland fallì il tiro della vittoria alla scadere.  In quell’occasione Covington recuperò una palla vagante dopo una palla a due, la consegnò a Norman Powell, ma la guardia fallì il floater decisivo.  Anche in quell’occasione fu decisivo Jokic, con tre liberi messi a segno nel finale.  Queste prime due partite, nettamente più competitive dell’ultima, ci danno l’idea di come la serie possa essere equilibrata.


Chiavi tattiche/Giocatori da seguire 

Denver e Portland sono due dei migliori attacchi di tutta la NBA. Entrambe le squadre segnano più di 115 punti di media a partita, ma il modo in cui creano gioco è diverso. I Nuggets sono quinti nella lega per assist (26.8) e il loro gioco offensivo si basa sui vantaggi che crea soprattutto Nikola Jokic. Il serbo viene coinvolto in svariate tipologie di giochi a due con gli esterni, oppure sfida direttamente il proprio avversario in isolamento dal post.  In entrambi i casi attira su di sé aiuti e raddoppi, sfruttando le sue capacità di passatore per pescare i compagni liberi sul perimetro, oppure i taglianti dal lato debole. La capacità di Denver di muoversi senza palla sarà un rebus importante per la non proprio organizzatissima difesa di Portland.

Attira il raddoppio, la difesa collassa su di lui e Gordon vola a canestro.

I Blazers, invece, sono la squadra con meno assist a partita di tutta la NBA (21.3).  La squadra di coach Stotts punta sull’incredibile potenziale realizzativo dei suoi elementi.  Lillard, McCollum, Powell, Anthony, sono tutti dei grandissimi attaccanti, a cui viene concessa la libertà di attaccare dal palleggio ogni volta che se ne presenta l’occasione.  In isolamento o dal pick-and-roll hanno un ventaglio di possibilità che non lascia scampo a nessuna difesa.  I vari Covington, Nurkic, Jones Jr e Kanter, sono lì per sfruttare gli scarichi che arrivano sul perimetro e sotto canestro.  

Denver dovrà ingegnarsi per provare a fronteggiare efficacemente il devastante backourt di Portland, formato da Lillard, McCollum e Powell.  I Nuggets sono privi di Murray, un’assenza pesante anche difensivamente, e la presenza di Barton, altro buon difensore, è in dubbio.  Campazzo, Morris e Rivers sono dei buoni rincalzi, adatti soprattutto al gioco offensivo della squadra, ma nella propria metà campo potrebbero soffrire più del dovuto.  A consolare coach Malone c’è però una statistica: 0.83 punti subiti a possesso dal pick-and-roll.  Un dato che fa ben sperare, visto che è la situazione in cui Damian Lillard è più pericoloso.

Inoltre, la difesa di Denver, undicesima per Defensive Rating, è nettamente più solida di quella avversaria.  Portland è infatti penultima nella lega nel rating difensivo.  Il sistema difensivo è il punto debole dei Blazers da anni, e in questa stagione non si sono visti miglioramenti.  Un problema non da poco visto che affronteranno un Jokic formato MVP.  Nurkic e Kanter sono due ottimi elementi nella metà campo offensiva, due grandi rimbalzisti, ma tendenzialmente lenti e poco mobili, il che rende la difesa di Portland, non eccelsa neanche sugli esterni, estremamente vulnerabile.  E si sa, ai Playoff, quando il gioco si fa duro, avere la miglior difesa fa la differenza.

Nikola Jokic è sicuramente il giocatore più atteso di questa serie. Il centro serbo ha trascinato i Nuggets al terzo posto nella Conference con una stagione spettacolare, tanto da essere uno dei principali candidati al premio di MVP.  Jokic è il vero playmaker della squadra, il fulcro sul quale si basa l’intero gioco offensivo dei Nuggets.  La sua abilità di passatore – 8.3 assist di media – è ormai nota a tutti, ma a colpire è soprattutto la sua grande efficienza offensiva, visto che tira con più del 56% dal campo.  A livello realizzativo ha fatto un ulteriore passo in avanti, e la forma fisica mostrata in questa stagione è la migliore da inizio carriera, tanto da aver migliorato anche il suo apporto difensivo. 

Per Denver sarà importantissimo anche Michael Porter Jr., vero secondo violino della squadra dall’infortunio di Murray. Porter è un realizzatore totale, e viene da una stagione in grande crescita che lo vede anche candidato al premio di Most Improved Player. Lui e Jokic hanno una delle migliori intese di tutta la NBA, con Porter abilissimo a sfruttare gli assist del serbo. Quest’anno, infatti, Jokic ha servito ben 136 assist alla giovane ala, che tira con il 44.5% dall’arco. 

Per Portland la stella assoluta è senza dubbio Damian Lillard. Il play, vera e propria bandiera della squadra, ha appena concluso la seconda miglior stagione in carriera dal punto di vista realizzativo. Dame ha messo a segno 28.8 punti di media, conditi da 7.5 assist.  Sarà lui la principale spina nel fianco di Denver, vista la capacità di segnare da pressoché ovunque nella metà campo offensiva. E occhio ai finali punto a punto, dove Lillard si esalta, con 162 punti totali messi a segno nel clutch time in questa stagione.  

 

Il suo compagno di backcourt CJ McCollum sarà altrettanto importante per Portland.  La guardia segna 23.1 punti di media a partita – il suo career high – ed è l’altro eccellente creatore di gioco e punti per Portland.  Tra le ali troviamo, per entrambe le squadre, giocatori sia deputati a mantenere l’equilibrio difensivo e sia a punire le difese avversarie.  Denver schiererà Aaron Gordon, arrivato a stagione in corso, il veterano Paul Millsap e JaMychal Green.  Ancora in dubbio le condizioni di Will Barton.  Nel ruolo Portland ha a disposizione Powell, autore della miglior stagione in carriera, Robert Covington, Derrick Jones Jr e Carmelo Anthony. Quest’ultimi usciranno dalla panchina, e verranno utilizzati a seconda della necessità di schierare un assetto più difensivo od offensivo.

Carmelo Anthony merita sicuramente una menzione d’onore, poiché, per la prima volta, affronterà ai Playoff la squadra con la quale ha esordito in NBA e in cui ha passato i primi otto anni di carriera.  In questa stagione Anthony è anche diventato il decimo miglior realizzatore di sempre nella storia della Lega.  Infine sarà da tenere sott’occhio Facundo Campazzo, autore di una positiva prima stagione in NBA e chiamato, a causa dell’infortunio di Murray, a prendersi delle grandi responsabilità. Il folletto argentino potrebbe stupirci.

Pronostico

La sfida tra le due squadre resta molto incerta. Tuttavia la maggior solidità difensiva mostrata da Denver fa propendere per una sua vittoria.  La serie sarà comunque combattuta, e non sono da escludere colpi di scena: entrambe le squadre sono abituate a questi palcoscenici e venderanno cara la pelle. Anche i precedenti fanno pensare a una serie molto equilibrata, ma anche i regular season, nelle partite più competitive, alla fine l’ha spuntata Denver. Anche i bookmakers danno come leggermente favoriti i Nuggets. Gara 7 è, comunque, molto di più di una suggestione, ricordando anche quello che successe nelle Semifinali di Conference ai Playoff del 2019.  La maggior parte dei giornalisti d’oltreoceano pronostica una vittoria di Denver in sei o sette gare, anche se non mancano certo i sostenitori di Portland.  

Denver Nuggets (3) vs. Portland Trail Blazers(6): gli orari italiani della serie

Ecco il calendario delle partite:

  • Gara 1: notte tra sabato e domenica 23 maggio alle 4:30 | Portland @ Denver
  • Gara 2: notte tra lunedì e martedì 25 maggio alle 4:00 | Portland @ Denver
  • Gara 3: notte tra giovedì e venerdì 28 maggio alle 4:30 | Denver @ Portland
  • Gara 4: sabato 29 maggio alle  22:00 | Denver @ Portland
  • Gara 5: martedì 1 giugno, orario da definire | Portland @ Denver (se necessario)
  • Gara 6: giovedì 3 giugno, orario da definire | Denver @ Portland (se necessario)
  • Gara 7: sabato 5 giugno, orario da definire  Portland @ Denver (se necessario)

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