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Risultati NBA, ancora Buzzer Beater per Devin Booker! 11 triple in un quarto per i Rockets, e Lakers che continuano a vincere

Milwaukee strapazza Portland a suon di triple, mentre Kings, Bulls e Cavaliers raccolgono delle vittorie fondamentali per il percorso di squadra

(10-11) Charlotte Hornets 129-121 OT Miami Heat (7-13)

Partita piena di sorprese quella tra gli Charlotte Hornets e i Miami Heat, decisa all’overtime dalla prestazione eccezionale di Malik Monk, al career high per punti.

Incontro che comincia all’insegna dei ritmi bassi e dell’equilibrio, con LaMelo Ball schierato per la prima volta titolare a causa dell’indisponibilità di Terry Rozier, mentre dall’altra parte gli Heat schierano un quintetto con Herro in posizione di point guard, e Butler titolare.

Sono lo stesso Butler e Bam Adebayo i migliori in campo per Miami, segnando 25 e 23 punti rispettivamente; la partita tende ad accendersi verso il finale, quando gli Heat riescono a ribaltare uno svantaggio di 7 punti, in un vantaggio di 10 nei primi minuti dell’ultimo quarto.

È evidente però, che ci sia qualche problema difensivo per la squadra allenata da coach Spoelstra, perché gli Heat concedono poi 28 punti, e Malik Monk manda Charlotte all’overtime con una tripla a 16.6 secondi dalla fine. Il giocatore ne segna 36, comprese 9 triple in uscita dalla panchina, a cui si aggiungono i 24 di Devonte Graham. I due giocatori sono stati fondamentali per gli Hornets, che arrivati all’overtime, lo hanno dominato con facilità.

Buone le prestazioni di Cody Zeller, Gordon Hayward e LaMelo Ball, rispettivamente da 19,19 e 14 punti.

(16-6) Los Angeles Lakers 107-99 Atlanta Hawks (10-10)

Vittoria numero 12 su 14 partite disputate lontano da Los Angeles, per i Lakers che continuano a dimostrarsi una corazzata e mietere vittime, abbattendosi anche sugli Hawks. I maggiori meriti vanno ovviamente alla coppia di stelle in casa gialloviola, con Anthony Davis e LeBron James che in particolare domina l’ultimo quarto, per portare a casa la vittoria.

Trae Young è come al solito il più in palla dei suoi e prova a guidare la squadra, con 25 punti segnati, alcuni di questi decisivi in determinati momenti della gara. Ice Trae è fondamentale nel terzo quarto, in cui gli Hawks sembrano rientrare in partita dopo un iniziale svantaggio, prendendo 6 punti di vantaggio sul 76-70.

Sponda Lakers, giocano molto bene i gregari, con Caruso che produce il suo migliore plus-minus da quando è in squadra, e Harrell che aggiunge 19 punti preziosi alla sua causa. Atlanta inizia malissimo l’ultimo quarto, sbagliando tre tiri consecutivi, Gallinari perde due palloni importanti, e Bruno Fernando commette un fallo offensivo.

Con gli avversari in pugno, i giallo-viola prendono il controllo della partita con 16 punti consecutivi tra il terzo e l’ultimo quarto. La partita sembra chiusa, ma Young porta ancora sopra Atlanta sul 98-97 con una tripla, che però non basta. Risponde LeBron con una tripla che darà il vantaggio decisivo ai suoi e chiuderà l’incontro. Per il Re a fine partita saranno 21 punti, 7 rimbalzi e 9 assist, uniti ai 25 di Davis, immarcabile con il suo 10/14 al tiro.

(5-15) Minnesota Timberwolves 98-100 Cleveland Cavaliers (10-11)

Dopo la sconfitta nel primo incontro della serie, Cleveland riesce ad agguantare la vittoria nel Monday Night, nonostante l’assenza di Andre Drummond. Guidati da Collin Sexton e da Jarrett Allen al suo season high con 23 punti e 18 rimbalzi, i Cavs hanno mantenuto il controllo della partita, seppur rischiando qualcosa nel finale.

Nel primo quarto, è proprio Jarrett Allen a farsi sentire in campo, nella sua prima presenza da titolare, con una bella schiacciata dal centro del pitturato. La partita rimane equilibrata solo nella prima frazione, e i Timberwolves faticano a restare al passo degli avversari.

La squadra allenata da Ryan Saunders, torna però in vantaggio nell’ultimo quarto, iniziando una serie di 11 punti a uno, con cui si porta sopra, sul 78-77. Minnesota, con Karl-Anthony Towns ancora assente, viene trascinata da D’Angelo Russell con 18 punti e 4 assist, in una serata in cui anche Malik Beasley stecca.

Cleveland risponde con i soliti Sexton da 26 punti, e Garland, che ne segna 19+11 assist distribuiti. I Cavs mantengono il vantaggio sul 98-91 quando i T-Wolves si rifanno vivi con una tripla di Russell e una marcatura di Beasley. A chiudere i conti sono i due liberi trasformati da Taurean Prince, che porta Cleveland a 100 punti e spengono le luci alla Quicken Loans Arena.

(10-9) Portland Trail Blazers 106-134 Milwaukee Bucks (12-8)

I Trail Blazers devono fare i conti con le assenze di Derrick Jones Jr, CJ McCollum e Jusuf Nurkic, oltre che con la buonissima precisione dei Bucks, che bombardano Portland già dal primo quarto, e si portano a casa la vittoria con pochi sforzi.

Milwaukee gioca un’ottima prima frazione, molto concreta, segnando 18 su 26 tiri totali, comprese 8 su 10 triple a segno, portandosi in vantaggio sul 46-36. Il copione della partita è lo stesso, con Portland che prova a restare in partita ma vede solo gli avversari allargare il divario.

Damian Lillard prova a guidare i suoi ma è più solo che mai, e riesce a segnare solo 17 punti, poco per uno che ha saputo abituare i tifosi a ben altri standard.

I Bucks in totale controllo si affidano ai 22 punti di Jrue Holiday e ai 21 di Bobby Portis, migliori marcatori della squadra, in una serata in cui le rotazioni di coach Budenholzer sono funzionate perfettamente.

Sul punteggio di 79-56 alla fine del primo tempo, la squadra del due volte MVP Giannis Antetokounmpo può anche rallentare i ritmi, tanto che lo stesso greco si accontenta di segnare 18 punti, con i 17 di Khris Middleton da aggiungere al bottino corale.

In una partita pessima, è da segnalare l’ottima prestazione di Nassir Little per i Trail Blazers, autore di ben 30 punti, con 5 su 7 da tre punti.

(10-9) Houston Rockets 136-106 Oklahoma City Thunder (8-11)

Il più sorprendente tra i risultati NBA di questa notte, è sicuramente quello tra Rockets e OKC, con i razzi che giocano un primo quarto da favola, segnando ben 48 punti.

È una serata magica per Houston, e lo si capisce dal fatto che l’intera squadra segna 28 triple totali, solo una in meno dal record NBA. Sono ben 33 i punti segnati con tiri da tre nel primo quarto, andando a eguagliare il record di 11 triple in una sola frazione.

Nel momento in cui, dopo la partenza di Harden, si davano i Rockets spacciati, e pronti a tankare in cambio di scelte future, i giocatori in maglia rossa rispondono con i fatti, e con una vittoria più che convincente. Grande protagonista Eric Gordon, autore di 25 punti, aiutato da Christian Wood, che con 18 punti e 11 rimbalzi si dimostra sempre più un colpaccio della dirigenza, e candidato al premio di Most Improved Player of The Year.

Anche John Wall e DeMarcus Cousins partecipano ai festeggiamenti, con 18 e 17 punti rispettivamente, con un sorprendente dato di 5 triple messe a segno da Boogie.

Per quanto riguarda i Thunder, c’è davvero poco da poter dire; la gara inizia nel peggiore dei modi, ed è davvero impossibile ribaltarla per OKC, che nel frattempo può godersi i miglioramenti di Shai Gilgeous-Alexander e di Theo Maledon, tra i migliori prospetti europei.

Con una difesa apparsa davvero impotente, e che ha concesso più di 70 punti alla fine del primo tempo per la seconda volta consecutiva, OKC può sorridere solo pensando al suo nucleo di giovani, e avrà ora un giorno libero prima di riaffrontare i Rockets, mercoledì sera.

(9-13) New York Knicks 102-110 Chicago Bulls (8-11)

Dopo aver subito la scottante sconfitta per mano del buzzer beater di Damian Lillard, i Chicago Bulls tornano alla vittoria contro i Knicks, grazie ai 30 punti di Lauri Markannen. 

Il giocatore replica ai 31 dell’ultima giornata con un’altra prestazione esaltante, con cui costringe gli avversari alla seconda sconfitta consecutiva, dopo quella con i Clippers. La gara è dire il vero parecchio equilibrata in entrambi i tempi.

Sono proprio Markannen da una parte e Randle dall’altra a venire fuori nei primi minuti di partita, con il giocatore dei Knicks che mette a segno un paio di tiri e trasforma alcuni liberi per permettere ai suoi di restare a galla.

Randle chiuderà da miglior marcatore dei Knicks, con 23 punti, seguito da Alec Burks e Immanuel Quickley da 18 e 16 punti ciascuno.

La partita si accende verso il finale, quando i Bulls sono in vantaggio sul punteggio di 100-97, quando proprio Burks segna la tripla del pareggio, a pochi minuti dalla fine. Dopo un timeout, è Julius Randle a perdere palla nel momento decisivo, con Markannen che serve LaVine che realizza la tripla e riporta Chicago in vantaggio.

A chiudere i conti sono due liberi realizzati da Garrett Temple, che segnano il 108-100 e la fine delle speranze per i Knicks. Ottima prova per LaVine, con 21 punti totali, di cui 17 nella seconda metà di gara.

(9-11) Sacramento Kings 118-109 New Orleans Pelicans (7-12)

Cadono i Pelicans in una serata davvero pessima la tiro, con troppi errori dei giocatori di New Orleans. Dopo un inizio di gara davvero buono, i giocatori allenati da coach Van Gundy, cominciano a calare il ritmo in campo e a sbagliare parecchi tiri. L’esempio lampante, sono i 20 punti di Brandon Ingram con 20 tiri tentati, e i soli 17 punti di Zion Williamson, davvero poca roba per un duo che dovrebbe fare la fortuna dei Pels.

Dall’altra parte c’è un certo De’Aaron Fox, sempre più in lizza per una maglia all’All-Star Game, che segna ben 38 punti, guidando i Kings alla vittoria. Con New Orleans ancora in vantaggio, sul punteggio di 97-87, Sacramento rialza la testa e comincia una serie di 16 punti a 3 con cui va sopra, sul 101 a 100.

Fondamentali le prestazioni di Harrison Barnes, autore di 24 punti, e Richaun Holmes, che con 17 punti, 10 rimbalzi e ben 6 stoppate è un baluardo difensivo per i suoi. I Pelicans vanno ko sul lato mentale, Fox segna addirittura 17 punti nell’ultima frazione, lacerando la difesa avversaria con le sue numerose penetrazioni. I Kings prendono 14 punti di vantaggio e si assicurano la vittoria, la quarta consecutiva per i ragazzi di coach Walton.

(9-6) Memphis Grizzlies 133-102 Sacramento Kings (11-10)

Alla seconda partita consecutiva di Ja Morant dopo lo stop forzato a causa dei protocolli da COVID-19, i Memphis Grizzlies portano a casa la settima vittoria consecutiva, continuando un percorso che seppur in sordina, sta dando molte soddisfazioni alla squadra.

Fondamentale è stato l’apporto alla gara di Gorgui Dieng e di De’Anthony Melton, capaci di portare ben 36 punti combinati, uscendo dalla panchina. Memphis a dire il vero, ha vinto con buon gioco corale, e con le rotazioni funzionali, capaci di mandare ben 9 giocatori in doppia cifra per punti.

Inoltre, i Grizzlies sono stati molto efficaci nel pitturato, dove hanno preso un vantaggio di 62 punti contro i 32 realizzati in area dagli Spurs, nonostante l’assenza di giocatori importanti come Jaren Jackson Jr e Jonas Valaciunias.

Dall’altra parte gli Spurs hanno provato in tutti i modi a rimanere in partita, in una serata piuttosto opaca per DeMar DeRozan e LaMarcus Aldridge, autori rispettivamente di 14 e 12 punti.

Il migliore in campo per i nero-argento è stato Keldon Johnson, autore di 25 punti e 11 rimbalzi. La sua prestazione non è bastata a San Antonio, che ha tirato fuori in panchina tutti i suoi titolare nell’ultimo quarto, con Memphis sopra di 20 punti.

(11-8) Phoenix Suns 109-108 Dallas Mavericks (8-13)

Sfida combattutissima tra le due franchigie, e decisa solamente a 1.5 secondi dal termine, con la tripla a segno di un sempre più decisivo Devin Booker. Il giocatore ha sfruttato al meglio l’opportunità concessagli dal coach, dopo 4 partite fuori a causa di un problema al ginocchio, e ha saputo ripagare i compagni della fiducia, dimostrando freddezza nei momenti che contano di più.

Luka Doncic ha guidato i Mavericks con ben 25 punti, dopo un inizio in sordina, in un primo quarto parecchio equilibrato; Josh Richardson e Kristaps Porzingis hanno contribuito alla causa segnando 24 e 19 punti rispettivamente.

La partita è aumentata d’intensità nel terzo quarto, quando i Suns sotto di 11 punti e a 5 minuti dal termine della frazione, hanno ingranato la marcia e sono tornati su. A guidarli, il solito Chris Paul, che ha saputo prendersi la leadership del gruppo, tecnica e nello spogliatoio; CP3 ha dimostrato ancora una volta di saperci ancora fare nonostante molti lo dessero in fase calante a causa dell’età e con 34 punti, 9 rimbalzi e 9 assist è stato decisivo nella vittoria dei Suns.

Devin Booker, autore di ben 24 punti al ritorno in campo, è stato uno degli altri 5 cinque giocatori dei Suns in doppia cifra e ha segnato il canestro della vittoria. Dal suo arrivo in lega, è secondo per canestri decisivi negli ultimi 5 secondi, dietro soltanto a Russell Westbrook.

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