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NBA, gli Warriors non si fermano più: “Il ritorno di Green è stato fondamentale”

I californiani nella notte hanno vinto, bene, contro Sacramento, mostrando una discreta condizione

Quarta vittoria nelle ultime cinque partite per i Golden State Warriors, i quali ieri sera hanno travolto con il risultato di 137-106 i Sacramento Kings. Dopo la prestazione da 62 punti contro Portland, Stephen Curry si è ripetuto, a cifre più contenute, mettendo a referto 30 punti – di cui 11 nei primi 12 minuti – conditi da 9 rimbalzi e 8 assist. Da segnalare, inoltre, le buone prestazioni di Draymond Green (5 punti, 5 rimbalzi, 5 assist), Kelly Oubre Jr. (18 punti con 4/6 da 3 punti), Andrew Wiggins (16 punti, 5 assist) e Eric Paschall (14 punti e 6/10 al tiro, 7 rimbalzi, 4 assist). Per la felicità di coach Steve Kerr:

“Tutti sembravano in sintonia questa sera. Abbiamo giocato bene la palla, fatto i giusti passaggi, ci siamo aiutati come fa una squadra. Quando giochiamo così, diventa tutto più facile. Ora che Draymond e James Wiseman (10 punti con 5/9 dal campo, 4 rimbalzi, 2 stoppate) hanno qualche settimana di lavoro alle spalle, mi sento come se fosse l’inizio di una nuova stagione. Sono passate qualcosa come 4 settimane da quando abbiamo iniziato il training camp, semplicemente non eravamo pronti per cominciare la regular season. Avevamo bisogno di questo tempo extra. Penso che ora siamo molto più preparati per giocare contro le migliori squadre del campionato. Nei prossimi giorni vedremo se avremo una nuova conferma.

Anche Stephen Curry ha commentato la nuova vittoria, dando importanza al rientro sul parquet di Draymond Green:

“Draymond ci ha chiaramente aiutato a ritrovare un equilibrio di squadra, il suo rientro è stato importante, soprattutto quando non ho la palla in mano e posso sfruttare i suoi blocchi. Le difficoltà dei nuovi sugli schemi? Andrà meglio dopo ogni partita, ogni settimana. Lo sappiamo.”

Quindi sono arrivate anche le parole del diretto interessato, il quale si è soffermato su un momento curioso del match, ossia quando ha portato palla cercando di dare istruzione ai compagni sulle posizioni da avere in campo:

“La realtà è che i ragazzi non sapevano dove andare. Ci sono momenti in cui anch’io non so dove andare quando sono in campo. Perché stiamo tutti imparando a giocare insieme. Quindi è importante che io dica ai ragazzi dove stare in certi momenti. È quello che si aspettano da me, vogliono la mia leadership. So di svolgere un ruolo importante in questa squadra, ossia quella di portare energia.”

 

 

 

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