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Playoff NBA, LeBron e Giannis dominanti! Sorpresa Thunder mentre Miami si conferma

Le due teste di serie guidate dai loro giocatori più significativi prendono il vantaggio dopo un inizio pessimo, mentre i Thunder riaprono i conti con Houston all’overtime dopo una bella prova. Miami è troppo solida e concreta per i Pacers che non riescono a vincere Gara 3

Orlando Magic 107-121 Milwaukee Bucks (Serie sul 2-1 per Milwaukee)

La prima partita della serata vede i Bucks passare in vantaggio come da pronostico in una partita del tutto dominata dai ragazzi di Budenholzer. La franchigia di Milwaukee ha aggredito gli avversari sin dall’inizio dell’incontro, lasciandoli incapaci di rispondere in qualsiasi modo. Protagonisti assoluti Giannis Antetokounmpo e Khris Middleton, che comandano in campo e la decidono. Per il primo i punti sono 35, con 11 rimbalzi e 7 assist mentre per il secondo sono 17, con invece 8 rimbalzi e 7 assist. Questi Bucks sono troppo per Orlando già nel primo tempo, con il vantaggio che aumenta vertiginosamente fino a toccare quota +27, con il parziale di 70-43. 

Alla ripresa i Magic le provano tutte, ma il vantaggio è ancora troppo ampio. Nonostante gli sforzi dei ragazzi di casa infatti, la differenza tra i due punteggi è ancora di -22, e Budenholzer può permettersi di togliere dal campo i titolari e far ruotare la sua panchina come meglio crede. Inutili le prestazioni positive di DJ Augustin da 24 punti, e i 40 punti complessivi messi a segno dalla coppia Nikola Vucevic e Terence Ross.

Da segnalare un’ottima giocata di Giannis nel secondo quarto, in cui il greco riesce a intercettare un passaggio ed involarsi tutto solo a canestro, finendo con una schiacciata. L’MVP in carica e candidato al back-to-back ha comunque condito la gara con giocate importanti sia offensivamente che difensivamente, guidando i suoi alla vittoria.

Importante sarà per i Bucks, ripetere questo approccio nelle successive gare e confermare il vantaggio preso in questa partita, per chiudere al meglio la serie e prepararsi al secondo turno.

Miami Heat 124-115 Indiana Pacers (Serie sul 3-0 per Miami)

I Pacers arrivano a questa partita con l’unico obiettivo di vincere per riaprire la serie, ma per loro sfortuna, Miami mette in scena un primo tempo da brividi. Gli Heat infatti mettono a segno canestri in qualsiasi modo, segnando addirittura 74 punti, record di franchigia ai playoff, con 11 triple. Il primo quarto si apre proprio in questo modo, con Duncan Robinson che approfitta di un pick and roll per andare a segno da dietro l’arco e portare in vantaggio i suoi. A seguirlo sono le bombe da tre di Jae Crowder e Goran Dragic, prima di andare nuovamente a segno da dietro la linea lui stesso.

Nel secondo quarto, Robinson va a segno su un assist di Adebayo con una penetrazione che gli vale due punti. Per capire lo stato di forma come tiratore di questo ragazzo, è il suo primo tentativo in area dal 12 Agosto. Sulla sirena del primo tempo è invece Dragic ad andare a segno dopo uno spin con cui si libera della marcatura, portando i suoi sul 74-56. 

https://twitter.com/MiamiHEAT/status/1297284591045300225

Il secondo tempo però si apre con la squadra di Indiana decisa a non demordere, con Malcolm Brogdon che chiama la carica per i suoi, andando diverse volte a segno. Per lui, alla fine della partita saranno 34 punti e 14 assist. Buone le prestazioni di TJ Warren e Oladipo, da 23 e 20 punti rispettivamente. Ciò che manca a questi Pacers è la precisione nei momenti caldi della serata, in cui sbagliano troppi canestri, permettendo agli avversari di reagire. Se poi dall’altra parte c’è una squadra solida che può permettersi quattro giocatori a quota 20 punti, non c’è scampo per la franchigia dell’Indiana, che deve arrendersi nell’ultimo quarto, dopo una palla persa da Warren. Sul tabellino Jimmy Butler con 27 punti, Goran Dragic con 24, Bam Adebayo con 21 punti, 11 rimbalzi e 5 assist, e anche un Tyler Herro in uscita dalla panchina che ne porta 20 dimostrandosi molto utile.

Oklahoma City Thunder 119-107 Houston Rockets (Serie sul 2-1 per Houston)

In una serie che li aveva visti piuttosto spenti e senza idee, gli Oklahoma City Thunder accorciano le distanze e si portano sul 2-1, tenendo a galla la partita e conquistando il successo inaspettato all’overtime. Quella di OKC è una prova corale, in cui è la squadra  e non il singolo a risultare decisiva. Il primo quarto in realtà vede protagonisti i Rockets e Harden, che mette a segno diversi canestri, di cui uno in cui riesce a liberarsi in post, scatenando il compagno Westbrook, che in tutta risposta dalla panchina gli fa il celebre gesto del “rock the baby”.  Anche il secondo quarto segue lo stesso copione, con Houston che scappa e Oklahoma costretta ad inseguire inerme davanti ai colpi del Barba e dei suoi compagni. Per Harden a fine partita saranno 38 punti in 38 minuti, 7 rimbalzi e 8 assist. L’unica nota negativa è che lascia il campo anzitempo, all’inizio dell’overtime a causa del limite di falli raggiunti, prima volta in stagione. 

Tra il terzo e l’ultimo quarto però, i Thunder ingranano e migliorano il gioco, sale in cattedra Chris Paul e si mette sulle spalle i suoi; assieme a Dennis Schroder, è uno dei migliori marcatori della serata, con 26 punti e 5 assist, mentre il compagno ne mette a segno 29. Da segnalare inoltre la serata positiva dell’azzurro Danilo Gallinari, che contribuisce alla causa con ben 20 punti, 8 rimbalzi e risulta perfetto anche nei tiri liberi con un rotondo 8/8. L’ultimo di OKC a raggiungere la doppia cifra con 20 punti è Shai Gilgeous-Alexander, una costante in questa serie per i Thunder. Proprio lui porta in vantaggio la sua squadra al termine della partita, sul punteggio di 104-103, ma Houston si riaffaccia nel match con il libero segnato da Danuel House, che sbaglia però il possibile sorpasso. Tentativo di chiuderla di Chris Paul che va fuori, e si va all’overtime.

Durante il tempo supplementare i Thunder dimostrano di averne di più rispetto agli avversari e il parziale lo dimostra, è 15-3 per la franchigia di Oklahoma, e serie riaperta, anche grazie ad una bellissima tripla in allontanamento di Chris Paul.

Portland Trail Blazers 108-116 Los Angeles Lakers (Serie sul 2-1 per Los Angeles)

La terza gara di questa serie ha come protagonisti il solito duo stellare dei Lakers, con Davis e James a farla da padroni soprattutto difensivamente, con una prestazione sotto al ferro fenomenale. Dall’altra parte risulta pessima la scelta del coach Terry Stotts, che prova un quartetto diverso, con Nurkic e Whiteside in campo contemporaneamente per aumentare la forza fisica dei suoi in campo. Il risultato è che i Lakers riescono a liberarsi meglio al tiro e vincono anche il confronto sui rimbalzi.

Nel primo quarto i Trail Blazers partono meglio, con la prima marcatura della serata segnata proprio da Hassan Whiteside. Un paio di ottime giocate di Lillard e McCollum poi, aumentano il divario tra le due squadre. I Lakers iniziano a giocare e il secondo quarto si apre con Portland in vantaggio solo di due punti. A riportare in parità la partita è una tripla di King James, che in questa partita ne mette a segno ben quattro su otto, superando uno specialista come Klay Thompson per triple ai playoff. Alla fine della partita per LeBron saranno 38 punti, 12 rimbalzi e anche 8 assist. Anche alla fine del secondo tempo il vantaggio è ancora bianco-rosso. A fare una figura più che ottima è Carmelo Anthony, che con due lunghi in campo, può giocare come meglio sa, nella posizione di Ala Piccola, e mette a segno 20 punti, 6 rimbalzi e 2 assist.

Sul 64-64 nel terzo quarto, i Lakers riescono finalmente a passare in vantaggio, grazie alle triple di James e di Caldwell Pope, autore di una discreta partita da 13 punti, segnando sopratutto nel finale di partita. I losangelini prendono le misure e non perdono il vantaggio, aumentando il divario sempre di più, fino ad arrivare a +10. Nel pitturato non c’è nulla da fare per fermare un inarrestabile Davis, con 29 punti, 11 rimbalzi, 8 assist e tre stoppate che perdonano la poca lucidità dalla lunetta. 

https://twitter.com/Lakers/status/1297364826910371842

Nell’ultimo quarto è proprio lo stesso AD a mettere a segno diversi punti decisivi, coadiuvati da un’ottima truppa di rinforzo formata proprio da Caldwell Pope, Green e Kuzma, che nonostante i pochi punti segnati, fanno tanto lavoro sporco in mezzo al campo. Per Portland risulta perciò inutile un’altra grande prestazione di Damian Lillard, che segna 34 punti e 7 assist, considerando il suo problema al dito, e McCollum che riesce a segnarne 28 con 8 rimbalzi e 4 assist. La partita si chiude sul 116-108 e i Lakers possono festeggiare il primo vantaggio.

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