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NBA, Stephen Curry carica Golden State: “Tutti vogliono una nuova sfida”

Il #30 a tutto campo, tra passato, presente e futuro

Stephen Curry ha incontrato la stampa a margine di un allenamento in vista di un torneo esibizione di golf, altra sua grande passione. Occasione propizia per passare in rassegna quanto fatto nella  stagione NBA da poco conclusa e guardare con fiducia al prossimo futuro.

Riportiamo di seguito le dichiarazioni raccolte da Cam Inman di Mercury News:

Il nostro stile di gioco si svilupperà mano a mano che troveremo l’amalgama, ci sono stati molti cambiamenti. È dura chiudere le Finals con K.D. e Klay [Thompson] infortunati, e poi c’è stata ovviamente la free agency. Con l’aggiunta di D’Angelo [Russell] e di altri gocatori giovani e affamati, per me, Klay [Thompson] e Draymond [Green] sarà diverso a livello di quintetti e cose del genere. […] Giocare una pallacanestro da titolo sarà sempre la nostra motivazione. A essere onesto sono eccitato. In cinque anni di fila alle Finals abbiamo vinto tre campionati e c’è molto di cui essere orgogliosi, ma tutti vogliono una nuova sfida.”

Curry ha voluto omaggiare Kevin Durant ricordando i successi delle recenti campagne Playoff:

“Nei tre anni con K.D. siamo arrivati per tre volte alle Finals vincendone due. […] Tutti parlano della quatità di talento a disposizione del nostro gruppo, ma ciò non è garanzia di successo sul campo. […] Sono fiero di ciò che abbiamo fatto. Il bello della free agency e della NBA è che tutti hanno una decisione da prendere, una scelta da fare a un certo punto. Starà a noi ricreare l’ambiente vincente andando avanti. Sono orgoglioso del lavoro svolto dal front office quest’estate. Quando coach Kerr è arrivato nel 2015 avevamo dimostrato di essere una squadra da Playoff. […] Ora che siamo una squadra da titolo con esperienza a certi livelli si tratta solo di perfezionare il lavoro con i giocatori a roster. La chimica con D’Angelo? Si svilupperà rapidamente.”

Da leader conclamato, Curry non scappa dalle responsabilità:

Ora sono il più anziano in squadra e dovrò fare un ulteriore passo avanti nel mio gioco. […] Sapevamo che prima o poi, quest’anno o il successivo, sarebbe arrivato il momento di di scelte difficili e profondi cambiamenti. […] Andre [Iguodala] e Shaun [Livingston] hanno mostrato il massimo livello di professionalità e leadership e hanno fatto sentire la loro presenza all’interno dello spogliatoio. Hanno ancora molto nel serbatoio e sarà divertrente guardarli in altre squadre. Tutto quello che abbiamo ottenuto assieme lo ricorderemo per il resto della vita.”

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