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NBA Playoff

NBA, Kevin Durant e i traguardi personali di Gara 3

Sconfitta di squadra ma partita personale davvero significativa per l’ex dei Thunder che continua a confermarsi un’arma letale in attacco.

In Gara 3 i Rockets si sono imposti su Golden State al Toyota Center per 126-121 all’overtime. E’ stata una gara comunque da ricordare per Kevin Durant, che continua a imporre la propria supremazia soprattutto in fase offensiva.

Con i suoi personali 46 punti, l’ala del Maryland ha sorpassato Dwayne Wade, autore di 3954 punti in post-season nelle sue 16 stagioni NBA, ed è entrato a far parte di una elite davvero prestigiosa: ha raggiunto il 10 posto nella top ten per punti nei Playoff. Non è stato però l’unico traguardo raggiunto nella partita da KD. Il numero 35 ha anche spodestato Kobe Bryant e il suo record di 292 triple nella post-season.

Il prossimo obiettivo per Durant è Tony Parker. L’ex guardia dei San Antonio Spurs è a quota 4045 punti nei Playoff. Prima di Gara 3, la media punti della seconda scelta del Draft 2007 recitava 34.3 punti a partita in questa post-season. Continuando a mantenere queste medie KD, fermo per il momento a 3957 punti, riuscirà a superare il giocatore francese in tre partite al massimo.

Kevin Durant, che in carriera ha una media di 27 punti, 7.1 rimbalzi e 4.1 assist a partita, sarà sempre ricordato come una delle armi offensive più devastanti della lega.

Interrogato sulla sconfitta, ai microfoni dei giornalisti l’ala dei Warriors ha risposto:

“Hanno preso 17 rimbalzi offensivi. Questo è il motivo per cui hanno vinto la partita.”

Quella dei rimbalzi è stata e sarà una chiave cruciale dell’intera serie. I Rockets catturando più rimbalzi possono avere più chance e soprattutto limitare la fase offensiva di una squadra come i Warriors che, se dovesse entrare in ritmo, diventerebbe irraggiungibile per chiunque.

Seppur il “quintetto della morte” di Golden State è il più basso della lega, Houston è stata decisamente più aggressiva a rimbalzo. Il tabellino sulla sirena recitava 55 rimbalzi totali per la franchigia texana, ben 20 in più della squadra californiana. L’approccio ha permesso ad Harden e Co. di accorciare le distanze nella serie e portarsi sul 2-1 con l’obiettivo di conquistare la parità assoluta in Gara 4.

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