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Risultati NBA: crollo Denver, Warriors soli in vetta alla Western Conference. Cade anche OKC, Young batte i Bucks all’overtime

Grandissme sorprese nella notte NBA, con Nuggets, Thunder e Spurs che incappano in dolorose sconfitte. Golden State ringrazia distruggendo i malcapitati Hornets

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[35-41] Charlotte Hornets 90 – 137 Golden State Warriors [52-24]

Altra partita senza storia quella andata in scena alla Oracle Arena, dove i Warriors hanno dimostrato agli Hornets e a tutta la lega di tenere particolarmente allo scettro di squadra dal miglior record dell’ovest, riconquistato nella notte in virtù della sconfitta patita dai Nuggets per mano degli insospettabili Wizards. Per descrivere l’esperienza drammatica vissuta dagli Hornets nella notte basterebbe limitarsi che nessuno tra i giocatori scesi in campo dall’inizio è riuscito a raggiungere la doppia cifra, un dato che testimonia l’incapacità di far male ad una squadra che, oltre a poter contare su una difesa di ottimo livello, sa sempre come far male con il pallone tra le mani. È chiaro che, se non riesci a segnare, tenere testa ai Warriors nella bolgia gialloblu della Oracle Arena diventa un’impresa impossibile.

https://twitter.com/warriors/status/1112538806043828224

Con gli ospiti fermi al palo, Curry e soci non hanno dovuto neppure mettere la quarta per archiviare la pratica Hornets, con la partita già praticamente in ghiaccio dopo un quarto d’ora di gioco. Tra le fila dei padroni di casa, oltre ai soliti noti segnaliamo i 21 punti realizzati in 23 minuti da un brillante Quinn Cook, mentre con i suoi 22 punti e 5 rimbalzi in uscita dalla panchina, Willy Hernangomez è stato l’unico tra gli Hornets a salvarsi dal massacro della baia.

[38-39] Sacramento Kings 113 – 106 San Antonio Spurs [44-33]

Dopo Lakers e Golden State, ad aggiudicarsi la terza vittoria della notte di una squadra californiana sono stati i Kings, che battono a domicilio gli Spurs interrompendo una striscia di sconfitte all’AT&T Center che durava da ben 11 gare. Gara ben giocata da entrambe le squadre, con i giovanissimi ospiti che non si sono lasciati abbattere dalla recente matematica esclusione dai Playoff portandosi a casa lo scalpo di una delle squadre più esperte e blasonate della lega.

https://twitter.com/SacramentoKings/status/1112525979174559745

Padroni di casa apparsi poco lucidi e un po’ troppo nervosi in alcune circostanze, come quando ad inizio terzo quarto coach Popovich si è beccato due tecnici in rapida successione per aver contestato con troppa foga le decisioni degli arbitri, che hanno ritenuto opportuno allontanarlo dal parquet. Con la vittoria di stanotte, i Kings si avvicinano ad un record positivo che ad inizio stagione sembrava poco meno che un miraggio: merito, oltre che dei giocatori, di coach Joerger, che è riuscito a inculcare la giusta mentalità a dei ragazzi che, fatta eccezione per qualche elemento più navigato, vivono nell’universo NBA da meno di tre anni. Ottima la prova offerta da Buddy Hield, che chiude con 26 punti in 31 minuti, mentre tra le fila dei padroni di casa si segnala la doppia doppia da 27 punti e 18 rimbalzi di LaMarcus Aldridge.

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