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Risultati NBA: buona la prima dei nuovi Sixers! Warriors e Bucks vincono ancora, fischi per Davis

I risultati delle otto partite della notte NBA nel nostro consueto recap: vincono senza troppi patemi Golden State e Milwaukee, bene a sorpresa i Bulls. Davis ritorna in campo ma viene fischiato

(25-28) Miami Heat 96-102 Sacramento Kings (29-26)

Partita a punteggio non particolarmente alto, visti gli standard cui ci sta abituando l’NBA. I Kings vincono e continuano la loro insolita corsa Playoff.
A partire meglio sono però gli Heat, che segnano un parziale di 28-17, guidati da Whiteside. Intanto Wade cade malamente al suolo sbattendo la testa, costretto quindi ad uscire dal campo.
Flash rientra quindi in campo tra l’ovazione di tutto il pubblico californiano, senza alcuna conseguenza dopo la botta. Miami rimane avanti proprio grazie a Wade, che segna 11 punti negli ultimi 4 minuti del secondo quarto.
Al rientro in campo sono sempre gli Heat a condurre, toccando il massimo vantaggio: +13. Miami amministra anche nel quarto quarto, ma a 6 minuti dal termine i Kings iniziano la loro rimonta. A 40 secondi dal termine, dopo l’errore di Fox, Hield ruba il rimbalzo offensivo e cambia l’inerzia della partita segnando. Vince Sacramento.
17+19 per Whiteside, 23 punti per Hield.

 

(25-30) Minnesota Timberwolves 117-122 New Orleans Pelicans (25-31)

Fra le file dei padroni di casa si rivede il re di questi ultimi giorni di mercato, Anthony Davis, rimasto a New Orleans dopo le offerte (rifiutate) dei Lakers. Da segnalare i fischi del pubblico nell’ultimo quarto per The Brow.
A partire meglio sono i T’Wolves che sfruttano l’inizio a rilento degli avversari: il primo quarto si chiude sul 35-22. NOLA si riaccende nel secondo periodo grazie a Jrue Holiday, che sul finire di quarto segna 7 punti in fila e riporta i suoi a -5. I Pelicans concludono la rimonta grazie alla tripla di Frazier che regala la leadership ai padroni di casa. 62 pari a metà partita.
Nel terzo quarto c’è da segnalare un grande Kenrich Williams (13 punti) e soprattutto un Davis già oltre quota 30 punti con uno straordinario 11/12 dal campo. NOLA mantiene 7-8 lunghezze di vantaggio.
La partita arriva a decidersi nei minuti finali, quando Diallo mette le cose sul 107-103 per i suoi. Randle mantiene il +4 per due azioni consecutive, la straordinaria percentuale ai liberi dei padroni di casa (96.4%) fa il resto. Da segnalare: Davis ha passato in panchina tutto l’ultimo quarto.
32+9 per Davis, 27 per Holiday. 32 per KAT, 23+10+7 di Wiggins.

 

(41-13) Milwaukee Bucks 122-107 Dallas Mavericks (25-29)

Un copione già visto tante volte in questa stagione: Milwaukee vince grazie all’inarrestabile Giannis Antetokounmpo.
Il primo quarto è totalmente in equilibrio, come rispecchiato dal 29 pari di punteggio parziale. Antetokounmpo segna (anche) da 3 punti, dall’altra parte c’è il primo canestro in maglia Mavericks per Trey Burke.
Nel secondo quarto i Bucks fanno i Bucks: l’area avversaria si apre per lasciare spazio alle penetrazioni di Antetokounmpo, letteralmente indifendibili. Il greco assorbe contatti senza problemi e chiude al ferro con decisione. Brook Lopez si concede il lusso di far perdere l’equilibrio al proprio diretto marcatore con un crossover come il migliore dei Kyrie Irving. 64-51 a metà gara.
Nel terzo quarto si accende Dwight Powell: sono 12 i punti segnati, 35 quelli del quarto per i Mavs che ricuciono lo svantaggio, arrivanso sul -8. I Bucks sono decisi a rispedire al mittente i tentativi di rimonta: a recapitare il messaggio ci pensa (chi l’avrebbe mai detto?) Antetokounmpo, che continua a fare il bello ed il cattivo tempo nel pitturato avversario. Un parziale di 9-0 chiude ogni velleità di rientro dei texani.
29 punti e 17 rimbalzi per Giannis, 20 di Doncic.

 

(39-15) Golden State Warriors 117-107 Phoenix Suns (11-46)

Anche Golden State non tradisce i pronostici della vigilia e ottiene la sua 39esima vittoria stagionale, conquistandola sul parquet di Phoenix, seppur faticando più del previsto.
I Suns sono combattivi nei primi 12 minuti: Josh Jackson è il primo a scaldarsi, seguito a ruota da Ayton, già a quota 12 punti segnati. Phoenix chiude avanti sul 31-26 nonostante un parziale di 11-0 degli avversari.
Golden State riprende da dove aveva lasciato alla fine dei primi 12 minuti e riconquista la leadership della partita, sospinta da un mortifero Klay Thompson: il parziale recita 34-22.
Phoenix dimostra però di non avere alcuna intenzione di mollare la presa, specialmente contro il famigerato “terzo quarto” di Golden State. I padroni di casa riprendono le ostilità con un parziale di 6-0, tre schiacciate consecutive. I Suns “vincono” il confronto del terzo periodo per 32-22 e iniziano gli ultimi 12 minuti avanti di 3 lunghezze.
Gli Warriors accellerano un minimo nell’ultimo quarto e tanto basta per arrivare alla vittoria. In risalto Curry, che segna 10 punti in 3 minuti e il definitivo sorpasso dei suoi.
Tutto il quintetto dei campioni in carica va in doppia cifra, i 25 di Thompson sono il massimo di serata. Per Phoenix 23+12 di Ayton e 25+12 di Oubre.

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