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Risultati NBA: Irving trascinatore, Boston torna a vincere. Bene Bucks, Spurs, Blazers e Jazz. Houston cade

(21-24) New Orleans Pelicans 140 – 147 Golden State Warriors (31-14)

Un incredibile Anthony Davis da 30 punti, 18 rimbalzi, 7 assist e 3 stoppate in 41 minuti non è bastato ai New Orleans Pelicans per imporsi sul parquet della squadra col miglior record della Western Conference, i Golden State Warriors.

Nonostante le buone premesse di un primo quarto chiuso sopra (39-31) e nel quale erano stati in vantaggio anche di 17 punti, gli uomini di coach Alvin Gentry non sono riusciti a fermare uno straripante Stephen Curry, che segna 41 punti, con 9 triple, anche se la svolta fondamentale a un match molto tirato la dà Kevin Durant (30 punti e 15 rimbalzi), che segna una tripla decisiva con 5.53 minuti ancora da giocare. Un canestro che rompe l’equilibrio della sfida: nonostante New Orleans risponda immediatamente con i due liberi di Randle subisce poi un parziale di 11-2 che è il prodromo della sconfitta. Nonostante i tentativi disperati di Randle e Mirotic per rimanere a contatto negli ultimi minuti, Golden State scappa con i suoi uomini chiave e chiude la partita senza rischiare.

Al di là di Davis, New Orleans aveva potuto contare sull’apporto di un Randle da 29 punti e di un Holiday da 25, oltre ai 12 assist di Elfrid Payton. Comunque troppo poco contro i campioni NBA in carica, vera bestia nera per i Pelicans che hanno un record di 2-21 contro di loro.

Nota a margine: le due squadre hanno ritoccato il record NBA per il maggior numero di triple segnate complessivamente in una partita, mandandone a bersaglio 43. Il precedente record era stato fissato proprio da Golden State con i Sacramento Kings il 5 gennaio.

(25-21) Utah Jazz 129 – 109 Lo Angeles Clippers (24-20)

Continua la risalita degli Utah Jazz, che dopo un inizio di stagione complicato, continuano a inanellare vittorie, guidati da un Donovan Mitchell fresco di nomina di Player of the Week per la settimana passata. A farne le spese sono i Clippers impietosamente superati stanotte.

Partono benissimo i Jazz che chiudono la prima frazione subito in vantaggio di 9 lunghezze. Nel secondo quarto i Clippers si riscuotono e riescono a tornare sotto fino al -1 con una tripla di Bradley, per poi subire un parziale di 8-2 da parte di Utah che fissa il risultato sul 56-49.

All’inizio del terzo quarto gli uomini di coach Snyder scappano dapprima sul +16, e poi, dopo 3 triple consecutive mandate a bersaglio, addirittura sul +23 (104-81). Servono 10 punti di Lou Williams per riavvicinare lievemente i padroni di casa (107-92). Ma gli sforzi sono vani, il vantaggio di Utah è irrecuperabile e la sfida si chiude senza troppe sorprese con la vittoria degli ospiti. Sicuramente un fattore sono stati i tiri liberi: 30/37 quelli trasformati dai Jazz, solo 9/14 quelli dei Clippers.

Importante per Utah, oltre al solito Donovan Mitchell da 28 punti, l’apporto di Kyle Korver (19 punti); Jae Crowder (23) e Rudy Gobert (doppia doppia da 23 punti e 22 rimbalzi). Per i Clippers sono troppo pochi i 23 di Lou Williams, con i 17 di Tobias Harris e i 15 di Avery Bradley.

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