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Risultati NBA: Irving trascinatore, Boston torna a vincere. Bene Bucks, Spurs, Blazers e Jazz. Houston cade

(26-20) San Antonio Spurs 105 – 101 Dallas Mavericks (20-24)

Un derby texano al cardiopalma illumina la serata di Dallas, con i San Antonio Spurs di Gregg Popovich costretti agli straordinari per superare i Mavericks del wonderboy Luka Doncic.

La sfida inizia malissimo per gli Speroni che subiscono i ripetuti assalti dei padroni di casa fino a ritrovarsi sotto di 19 lunghezze a 4 minuti dalla fine del primo quarto. Da quel momento in poi la partita diventa una lenta rincorsa degli Spurs che rosicchiano terreno agli avversari punticino dopo punticino, pareggiando a quota 80 con un layup dell’ottimo Belinelli (17 punti per lui, per stanotte leading scorer di San Antonio) e con 11 minuti ancora da giocare. L’incontro continua quindi all’insegna dell’equilibrio più totale, con sette cambi di vantaggio, prima che DeRozan infili due jumper consecutivi, per il +4 San Antonio (94-90) che diventa +6 dopo il canestro di Aldridge. Doncic non ci sta, e con due canestri personali e un alley-oop a DeAndre Jordan pareggia di nuovo.

Arriva a questo punto, con 1.41 minuti ancora da giocare arriva la tripla decisiva di Bertans (che chiude a 12 punti), seguita da un altro canestro di Aldridge, per il +5 Spurs. Wesley Matthews insacca la tripla del -2, ma il tiro di DeRozan e i liberi di Belinelli chiudono la partita.

Vittoria di squadra e di carattere quella di San Antonio, che trova apporto da tutti gli uomini coinvolti, e ringrazia Bertans, che segna 3 triple nell’ultimo periodo di gioco. Per Dallas non basta la serata da 25 punti 8 assist e 8 rimbalzi di Luka Doncic (primo rookie a segnare 25 o più punti per 5 partite consecutive dall’epoca di Steph Curry).

(9-36) Cleveland Cavaliers 112 – 129 Portland Trail Blazers (27-19)

Vittoria non troppo difficile quella ottenuta stanotte dai Blazers in casa contro dei Cleveland Cavaliers che avevano interrotto contro i Lakers la loro striscia di 12 sconfitte. La chiave è stata nel tiro dalla lunga distanza: mentre Lillard ha aperto la partita segnando 2 triple consecutive, e Portland ha chiuso il primo tempo con 11 bombe a bersaglio, i Cavs ne hanno infilate solo 2 nei primi 24 minuti di gioco.

I Blazers hanno subito preso il controllo della partita, e non l’hanno più lasciato, aumentando il loro vantaggio progressivamente fino al +21 del terzo quarto. Con la sfida già avviata sui binari di una vittoria per i padroni di casa c’è stato anche il tempo di ritoccare qualche statistica: Cavs e Blazers hanno combinato solo 7 palle perse, il minor numero mai fatto registrare da quando la NBA ha iniziato a conteggiare la statistica nel 1970-71, ma soprattutto Jusuf Nurkic ha ottenuto la prima tripla doppia della sua carriera oltreoceano, con 10 punti, 10 assist e 10 rimbalzi, che si sono andati ad aggiungere ai 33 punti di Damian Lillard. A poco sono serviti ai Cavaliers i 22 punti dalla panchina di Jordan Clarkson e i 20 di Rodney Hood.

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