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NBA, Irving si scusa con LeBron: “Ero giovane, ho fatto degli errori”

Dopo la crisi di risultati e di spogliatoio attraversata dai Celtics negli ultimi giorni, Kyrie ha compreso tutto ciò che, al tempo, LeBron voleva per i Cavs e per i giovani dello spogliatoio

Batman e Robin. Le Finals 2015, con l’infortunio di Kyrie, quelle 2016 con l’incredibile titolo conquistato contro i Golden State Warriors delle 73 vittorie. Poi le ultime, nel 2017, terminate con un sonoro 4-1 e la fine di un’era in quel di Cleveland.
La coppia James-Irving è riuscita nell’impresa di regalare quel tanto agognato sogno ad una città intera. Ma, oscurato dall’ingombrante presenza di LeBron, Kyrie ha deciso che era ora di cambiare aria e di prendersi sulle spalle un’intera franchigia, proprio come il numero 23.

Uncle Drew ha però riconosciuto nel suo comportamento un eccesso di istintività, un peccato di gioventù dettato dalla voglia di avere tutto e subito:

“Per me è stata una cosa molto importante, perchè ho dovuto chiamare LeBron per scusarmi di essere stato quel giocatore giovane che voleva tutto nelle sue mani. Volevo essere quel giocatore che porta una squadra alla vittoria, diventare il leader. Volevo essere tutto questo, e la responsabilità di essere il migliore del mondo e guidare la tua squadra non è una cosa per tutti. LeBron è stato uno di quelli arrivati a Cleveland per mostrarci come vincere un titolo, ed è stato difficile per lui perchè tirare fuori il meglio da un gruppo non è la cosa più facile del mondo”

“Bisogna essere uomini per tornare indietro, chiamare qualcuno e dire ‘Hey, ero giovane. Ho fatto degli errori, non ho visto il quadro completo come invece facevi tu”

Celtics

Kyrie era ultimamente salito agli onori della cronaca per le sue parole pungenti verso i compagni di squadra più giovani, rei di non avere ancora la giusta mentalità. Jaylen Brown, fa i principali indiziati, aveva espresso la necessità di evitare di puntare le dita verso i propri compagni. Irving ha capito l’errore commesso:

“Non ho fatto un buon lavoro nel dare l’esempio ai miei compagni. Dire qualcosa in pubblico può avere un sacco di conseguenze e ognuno può prenderla in maniera diversa. Ti aspetti dei risultati, ma allo stesso tempo pensi che avresti dovuto tenerlo per te. Jaylen ha ragione”

“Ora sono nella posizione in cui volevo essere. Ho voluto questo e l’ho ottenuto. Volevo la responsabilità e me la prendo pienamente”

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