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JR Smith sul tatuaggio “Supreme” e sulle multe dell’NBA

Le parole di JR Smith dopo aver scoperto di poter ricevere sanzioni pecuniarie da parte dell’NBA se non copre il tutaggio con il logo “Supreme” durante le partite

JR Smith non ha intenzione di pagare alcuna multa alla lega.

Il 33enne dei Cleveland Cavaliers, infatti, è stato informato del fatto che potrebbe incorrere in sanzioni da parte della lega nel caso decida di lasciare scoperto il proprio tatuaggio con il logo del marchio “Supreme” durante le partite.

Come riporta Jackie MacMullan di ESPN, Smith parlando della questione-multe ha dichiarato:

“Non ho intenzione di dare loro del denaro che potrebbe andare ai miei figli. Stavo leggendo [i miei diritti], ma poi l’associazione dei giocatori mi ha scritto, e sai cosa? Non ho intenzione di mettere soldi nelle loro tasche. Neanche per sogno.”

JR stesso, inoltre, ha spiegato che dietro al tatuaggio non c’è stato nessun accordo con il brand e ha aggiunto:

“Era semplicemente qualcosa che volevo fare. Ci sono un sacco di altre cose che succedono in questo mondo di cui potrebbero preoccuparsi invece di un tatuaggio… ma loro sono la lega. Loro possono fare quello che vogliono.”

La posizione che l’NBA ha preso nei confronti di questa situazione, però, è quella di non accettare che i giocatori mostrino in campo “alcuna scritta, marchio o logo commerciale o promozionale” nel corpo, nei capelli o in qualsiasi altro modo.

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