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Golden State Warriors

NBA, Curry in dubbio per Gara 1 contro i Pelicans

Lo stato “Questionable” per Gara 1 descrive un miglioramento delle sue condizioni, alla luce anche di un allenamento svolto al 100%, ma la decisione sul suo utilizzo verrà presa poco prima dell’inizio della partita

“Finalmente ci siamo!” avranno pensato molti tifosi dei Golden State Warriors, anche se nulla è ancora sicuro. Quello che è certo è che Stephen Curry nella giornata di ieri ha svolto un allenamento completo, affrontando qualsiasi contatto ed è stato quindi dichiarato in grado di poter scendere in campo. Il suo stato in questo momento è “Questionable for Game 1” e la decisione verrà presa poco prima la palla due.

La serie contro New Orleans sarà tutt’altro che una passeggiata, come accade nel 2016, quando l’unica gara equilibrata fu la terza (Curry la mandò all’overtime con una tripla incredibile delle sue) e Golden State si liberò facilmente della squadra allenata da Alvin Gentry con un sonoro 4-0. Questi Pelicans non sono più solo Anthony Davis, ma, nonostante l’assenza di DeMarcus Cousins, sono una squadra completa con Rondo e Holiday a giostrare l’attacco e ottimi difensori,(quest’ultimo sta giocando dei Playoff ai limiti dell’immaginabile, 28 di media, con 6.5 assist e il 57% dal campo) e con un Nikola Mirotic che apre il campo a meraviglia per lasciare libertà d’azione in area al prodotto di Kentucky.

Il 4-0 contro i Portland Trail Blazers suona come un campanello d’allarme per Steve Kerr, che, da una parte non vorrebbe affrettare il ritorno del proprio leader, ma dall’altra teme che senza il funambolo da Davidson University la serie potrebbe complicarsi e non poco per i suoi Warriors.

Curry ricordiamo è fuori dal 23 marzo per un infortunio al ginocchio e le stime lo davano rientrante proprio per questo secondo turno, nonostante il pessimismo con cui l’allenatore si era spesso espresso. Le alternative a Steph Curry di certo non mancano, e Andre Iguodala nel ruolo di regista non ha certo sfigurato, ma per affrontare Davis e compagni il coaching staff preferirebbe avere il roster al completo e non rischiare di incappare in brutte sorprese. Secondo Kenny “The Jet” Smith, analista di NBA on TNT : “No Curry, no party”.

 

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