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Risultati NBA: Towns stende Golden State, Houston e Toronto sempre più in vetta

Ben nove gare nella notte NBA: spiccano le vittorie di Houston e Raptors e la sconfitta degli Warriors per mano di un Towns eccezionale. Bene anche Denver, Indiana, Philadelphia e Utah in ottica playoff.

(36-29) Philadelphia 76ers 120 – 97 Brooklyn Nets (21-46)

Vittoria importante in ottica playoff per i Sixers, che archiviano la pratica Nets senza troppi problemi.

Partita mai realmente in discussione: nel primo quarto Phillie ne segna 37 e scava subito 12 punti di vantaggio sulla squadra di coach Atkinson che, da parte sua, nel secondo quarto prova timidamente a ricucire e chiude con soli 10 punti di disavanzo.
A inizio ripresa i Nets tornano fino a -6 in un paio di occasioni ma i Sixers non si scompono e riallungano fino al +13 di fine quarto grazie anche ad un TJ McConnell sempre più importante: per lui a fine serata ci saranno 10 punti, 4 rimbalzi e sei assist.

Stavolta è la fuga buona per la giovane banda di coach Brett Brown che dilaga nell’ultima frazione e può concedere ampio riposo ai suoi giocatori più utilizzati. Ben Simmons vive una serata tranquilla in cui perde una sola palla e fa registrare un normale 11+6+6, Joel Embiid ne aggiunge 21 con 8 rimbalzi, ma è il collettivo dei Sixers a dare spettacolo. Tutti in doppia cifra gli starters di Phillie: 19 per Convington, 18 per Saric, 12 per Redick. Dalla panchina, oltre al già citato McConnell, 13 per Marco Belinelli e 11+13 per Ilyasova. In casa Nets prova incendiaria per D’Angelo Russell che ne mette 26 con 4 rimbalzi e altrettanti assist: oltre a lui poco altro, con i soli Hollis-Jefferson, Dinwiddie e LeVert capaci a mala pena di scavallare la doppia cifra.

Con ben 8 giocatori in doppia cifra, Philadelphia continua a sognare il fattore campo nei playoff, mentre i Nets non vedono l’ora di andare in vacanza.

 

(38-28) Cleveland Cavaliers 113 – 127 Los Angeles Lakers (30-36)

Chiudiamo il quadro della notte con la sfida tra i Cleveland Cavaliers di LeBron James e quello che, secondo alcuni, potrebbe diventare il suo prossimo team.

Come ormai noto da inizio stagione, i Cavs proprio non riescono a venire a capo degli enormi problemi che li affliggono e, ogni sera, cercano il modo di complicarsi la vita in una maniera differente: il modo scelto stavolta consiste nel concedere 65 punti in un tempo ai non irresistibili Lakers di quest’anno pur perdendo due soli palloni. LeBron, allora, è costretto a reagire a modo suo: 16 punti, 6 rimbalzi e 4 assist per il re nei soli primi due quarti. A far da contraltare al miglior giocatore del mondo, però, ci pensa la difesa di coach Lue che consente a Randle, Caldwell-Pope e Lopez di andare in doppia cifra e combinare per 42 minuti nei primi 48′ di gioco. Vista la pessima vena difensiva e il 5 su 15 dall’arco, però, il -5 dell’intervallo è comunque un ottimo affare per i Cavs.

https://twitter.com/Lakers/status/973017870115397632

Il ritorno dagli spogliatoi non è meno traumatico per i Cavs che quasi toccano la doppia cifra di disavanzo sul 63-72, prima di piazzare un parziale di firmato da George Hill e Jeff Green ristabilendo l’equilibrio a metà terzo quarto. È tutta un’illusione però: Lakers non si lasciano impressionare e infilano un controparziale di 12-1 in cui è il rookie-meraviglia Kyle Kuzma a prendersi il proscenio: a fine serata per lui ci saranno 14 punti e 10 rimbalzi. Incredibilmente, ma neanche troppo, i Cavs si lasciano travolgere e chiudono la terza frazione sotto addirittura di 16. Nessuna reale reazione nell’ultima frazione, con i Lakers che scavalcano anche i 20 punti di vantaggio e mandano in porto la trentesima W stagionale: Los Angeles archivia un insperato successo, che può essere utile a costruire una cultura vincente e attrarre free-agents vista l’impossibilità di arrivare ad una scelta qualitativa.

Contro la sua ex squadra Isaiah Thomas gioca una delle migliori partite della sua sfortunata stagione: per il neo numero 3 gialloviola dal dente avvelenato a referto 20, 5 rimbalzi e 9 assist. Per i Lakers l’MVP è Julius Randle: 36 punti, 14 rimbalzi, 7 assist, 1 recupero e 2 stoppate. Insieme a lui brillano anche KCP (20) e Lopez (22+8). Inutile la simil tripla doppia del Re, che chiude con 24,10 e 7, ma non gioca negli ultimi, non competitivi, minuti. Uniche luci nel deserto per i Cavs sono un Ante Zizic da 15+7 in soli 19′ e un Larry Nance Jr. da 16+8.

I Cavs mettono a serio rischio il loro status di contender, mentre la squadra di coach Walton continua ad essere una mina vagante: nessuna chance di playoff e nessuna scelta in lottery per loro all’orizzonte.

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