(32-27) Los Angeles Clippers 122-120 Denver Nuggets (33-28)
Partita tesissima quella giocata a Mile High City. Due squadre ben interessate alla post-season nella tonnara che è la Western Conference hanno dato vita ad una sfida senza esclusione di colpi.
Entrando nel minuto finale di gioco, infatti, i Clippers sono sul +7 e nulla dovrebbe andare storto. Nei successivi 30 secondi Gary Harris mette due liberi, Austin Rivers sbaglia una tripla e Jamal Murray mette il layup del -3. Un libero di Lou-Will riporta i Clippers sul +4 a 18,3 secondi dal termine. Gary Harris bomba senza senso? Splash! -1! I Nuggets fanno fallo e mandano Lou Williams in lunetta. Glaciale l’ex Rockets, 2 su 2. Sopra di 3, LA fa fallo: Jamal Murray fa sì anch’egli 2 su 2, ma il cronometro è ormai agli sgoccioli. Con 7,4 secondi al termine, Austin Rivers si permette anche si sbagliare un libero, ma Denver non riuscirà a tirare per vincere. W esterna di grande importanza per Doc Rivers e i suoi.
The Boban Marjanovic Redemption Night. Boban Marjanovic, dopo un inizio di stagione assai complesso a Detroit e molte partite chiuse senza giocare per scelta tecnica, il lungo serbo ha chiuso con 18 punti e 6 rimbalzi (5 offensivi).
Panchina prolifica per i Clippers: 25 con 18 tiri per Lou-Will, 26 combinati per Teodosic e Harrell. DeAndre Jordan non è in serata e gioca solo 23 minuti, mentre Tyrone Wallace scrive 16 punti. Ai box Danilo Gallinari. Quarta vittoria nelle ultime 5 per dei Clippers resilienti.
Ai Nuggets, alla seconda sconfitta di fila, non serve il ritorno – ed era fuori da novembre – di Paul Millsap. Esce dalla panchina l’ex Hawks, per 9 punti e 7 rimbalzi. Sfiora la doppia-doppia anche Mason Plumlee (10+9). Tutto i componenti del quintetto dei Nuggets segnano almeno 18 punti, ma i Clippers si aggiudicano anche il secondo incontro stagionale. 18-8-6 per Wilson Chandler, 18 con 5 tiri dal campo e 8 su 8 in lunetta per Nikola Jokic, 23 con 13 tiri per Gary Harris, 19-7-5 per Will Barton, 18 con 11 tiri per Jamal Murray: tutti ottimi numeri, che Denver non è riuscita a convertire nella 25esima vittoria stagionale al Pepsi Center.
Con un’agile vittoria casalinga, Portland si porta al quinto posto ad Ovest. I Blazers hanno vinto la quarta partita di fila, sesta delle ultime 7, e hanno San Antonio e Minnesota nel mirino per l’ultimo gradino del podio nella Western Conference.
Tutto ciò grazie al solito Damian Lillard bollente: 26 punti e 11 assist. Tanto forte e decisivo negli ultimi minuti di partita che non fa quasi più notizia. Meglio concentrarsi sulla prova celestiale di Shabazz Napier: 20 punti in uscita dalla panchina, con un solo 7 tiri dal campo e un unico errore dall’arco. Ecco che lo 0 su 5 dalla lunga distanza di CJ McCollum ha tutto un altro sapore. Mani fredde per chiunque non si chiami Napier dalla panchina. Bene però i lunghi di riserva Ed Davis e Zach Collins. Tra i titolari, invece, positive le prove di Harkless e Aminu, mentre Jusuf Nurkic scrive 17 punti e 9 rimbalzi.
Prima si parlava di tanking, no? Chiudiamo i risultati NBA con la seconda peggior squadra NBA, i Sacramento Kings, che perde di nuovo. Quinta sconfitta di fila, ottava nelle ultime 10. 2-8 nelle ultime dieci è brutto, ma 4 squadre NBA hanno fatto pure peggio nello stesso periodo. 20 punti per Zach Randolph, 17+10 di Willie Cauley-Stein, 14 con altrettanti tiri per Bogdan Bogdanovic, 13 e 8 assist per De’Aaron Fox e poco altro.
