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Boston Celtics

Danny Ainge frena un po’ su Jayson Tatum “quest’anno difficilmente potrà essere il Rookie of The Year”

Il GM dei Celtics vede Rozier e Smart pronti ad un ruolo decisivo, Tatum dovrà guadagnarsi minuti durante l’arco della stagione.

Pochi giorni fa l’incoronazione di una leggenda Celtics come Paul Pierce che ha notato molte somiglianze tra l’ex Duke e se stesso nei primi anni di carriera a Boston, prima ancora, subito dopo averlo scelto al draft, le parole di Danny Ainge che aveva predetto un impatto terrificante del giocatore nella lega; sembrava prospettarsi una stagione da protagonista per Jayson Tatum in questi nuovi Boston Celtics, ma non sarà proprio cosi, non dall’inizio almeno.

È stato lo stesso Ainge a frenare un po’ gli entusiasmi e forse la pressione creatasi sul giocatore, affermando che in questa stagione Tatum difficilmente potrà concorrere per il premio di Rookie dell’anno.

L’ex giocatore di Celtics e Suns ha poi ovviamente spiegato le motivazioni di questa sua uscita:

“Jayson Tatum ha tutto il talento per poter competere in nba e per quel premio, ma semplicemente quest’anno non avrà un minutaggio tale che gli permetterà di avere le stesse cifre di alcuni rookie come Lonzo Ball, Josh Jackson o la prima scelta Markelle Fultz”.

In questo momento, con Irving ed Hayward ad occupare gran parte dei minuti nei ruoli di Point Guard e Small Forward, i Celtics vedono Smart e Rozier pronti ad un ruolo importante sia per dare minuti di riposo all’ex Cavs, ma soprattutto nello spot di guardia lasciato libero dalla partenza di Avery Bradley.

Soprattutto Smart in questa nuova versione dei Celtics potrebbe risultare fondamentale, con la sua fisicità e il suo spirito di sacrificio, come agente difensivo sui top players avversari, ruolo che avevano Crowder e Bradley nelle passate stagioni prima di finire rispettivamente a Cleveland e Detroit durante l’estate. Se la difesa del prodotto di Oklahoma State è inappuntabile, sicuramente gli verrà chiesto un upgrade dal punto di vista offensivo, soprattutto sulla sua pericolosità nel tiro da fuori, che costringerebbe le difese avversarie a scelte diverse rispetto alle stagioni precedenti.

Con il quintetto completato da Horford e presumibilmente da Marcus Morris nel ruolo di power forward, Tatum dovrà guadagnarsi i suoi minuti tra gli esterni partendo dalla panchina insieme al Sophomore Jaylen Brown che ha fatto vedere cose molto interessanti in questa ultima Summer League.

Come detto il talento del giocatore non è assolutamente in discussione e anzi potrebbe risultare un’arma importantissima dalla panchina, spesso tallone d’achille dei Celtics, soprattutto quando usciva Thomas, inoltre le possibilità per mettersi in mostra non mancheranno, dovute anche al forte utilizzo che Brad Stevens fa di quintetti con quattro esterni e che con questo roster permettono un’infinità di combinazioni.

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