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LaMarcus Aldridge: “Kobe Bryant è stato una parte positiva durante l’incontro con i Lakers”

LaMarcus Aldridge è tornato a parlare della sua free-agency e ha spiegato ai media i motivi della scelta di giocare per i San Antonio Spurs. Aldridge ha voluto sottolineare inoltre i buoni rapporti che intercorrono tra di lui e Kobe Bryant.

Quest’estate i Los Angeles Lakers hanno tentato numerose volte di portare alla corte di coach Byron Scott LaMarcus Aldridge, uno dei pezzi pregiati del mercato dei free-agent. Tuttavia gli argomenti tecnico-economici offerti dai San Antonio Spurs sono stati decisamente più convincenti di quelli utilizzati dalla franchigia losangelina.

L’ex-giocatore dei Portland Trail Blazers è tornato ultimamente sull’argomento, dichiarando a Chris Mannix di Sports Illustrated che il motivo del suo rifiuto al “corteggiamento” dei Lakers non è stato dovuto alla presenza in squadra di Kobe Bryant:

Il primo incontro che ho avuto con il management dei Los Angeles Lakers non è andato molto bene: hanno provato a convincermi puntando maggiormente l’attenzione sulle opportunità che offre la città californiana anziché su un valido progetto tecnico a lungo termine. Il secondo incontro, invece, è andato molto meglio, anche grazie alla presenza di Kobe Bryant. Quest’ultimo è stato una parte davvero positiva della riunione. Ho avuto sempre un rapporto molto cordiale con Kobe. Ci vediamo spesso e volentieri a Newport Beach e i media hanno sbagliato a mettere in giro voci che io non volessi giocare con lui. E’ vero, molti giocatori non vedono di buon occhio la possibilità di giocare con Kobe Bryant, perché lo reputano un giocatore individualista e poco propenso al gioco di squadra. Personalmente non lo vedo sotto questa luce, anzi! In attacco la difesa avversaria si concentra maggiormente su di lui e i suoi compagni hanno di conseguenza maggiori opportunità di crearsi buoni tiri. Ho deciso di accordarmi con gli Spurs perché semplicemente rappresentano la migliore scelta possibile a questo punto della mia carriera, e non perché odiassi l’idea di scendere in campo con Kobe.”

Già in passato Bryant decise di scendere in campo personalmente per convincere un grande giocatore a vestire la casacca dei Lakers. Oltre ad Aldridge, infatti, Kobe riuscì a “reclutare” Pau Gasol nelle fila giallo-viola, riuscendo anche a vincere due titoli NBA nel 2009 e 2010.

La scelta di LaMarcus Aldridge di sposare la causa dei San Antonio Spurs e non quella dei Lakers è decisamente comprensibile. Bryant è, purtroppo, nella fase calante della sua carriera e viene da due annate costellate da gravi infortuni. Come se non bastasse, i Los Angeles Lakers non hanno al momento un supporting-cast così solido e valido da portare la squadra a competere per l’anello nell’immediato. Gli Spurs, invece, sono una squadra al top nella NBA da anni per quanto riguarda l’organizzazione e il sistema di gioco, orchestrato alla perfezione da un coach come Gregg Popovich. LaMarcus Aldridge, inoltre, è nato nello stato del Texas e ha frequentato anche l’University of Texas at Austin. La bilancia, al momento di scegliere, era inesorabilmente a favore dei nero-argento.

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