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Miami Heat

LeBron James sul suo futuro: “Voglio il terzo anello con Miami, poi deciderò cosa fare”

In questi giorni LeBron James si trova ad Akron, Ohio, città che gli ha dato i natali, che continua ad essere la sua casa e dove ha sede la LeBron James Foundation, associazione benefica che si occupa di aiutare bambini disagiati, disabili e ragazze madri. Akron è il luogo dove tutto è iniziato per Lebron, dopo i primi anni di scuola, alla St. Vincent-St. Mary High School si è fatto conoscere al mondo intero come quel ragazzino che già in molti iniziavano a chiamare “The Choosen One”, il prescelto. Da tutto questo è partito Bill Reiter, per Fox Sport Tuesday , in un’intervista in cui si è parlato un po’ di tutto, della sua fondazione, dei camp estivi ad Akron, del passato a Cleveland e degli anelli a Miami per poi finire alla domanda più attesa sulla decisione se uscire o no dal contratto con gli Heat al termine della prossima stagione.

Non ho idea di cosa farò, non ho ancora iniziato a pensarci, voglio pensare solo al presente, la mia testa è concentrata sul three-peat, sarebbe unico vincere tre anelli di fila. La prossima estate, quando sarà il momento, prenderò una decisione.

James, al termine della stagione 2013, avrà la possibilità di uscire dal contratto con Miami per rendersi disponibile al mercato Free-Agents e proprio attorno a questo si sono sviluppati molteplici “rumors” che lo danno in direzione Loas Angeles per formare un inverosimile trio con Kobe Bryant e Carmelo Anthony, anche lui nella stessa posizione contrattuale di James a New York. L’unica cosa certa, per ora, è che la prossima sarà un’estate di fuoco per la NBA nel caso in cui LeBron decidesse di allontanarsi da Miami; memori del ciclone mediatico che si sviluppò attorno a lui tre anni fa quando decise di non rinnovare il contratto con i Cleveland Cavaliers scatenando molteplici reazioni nel mondo del basket, alcuni tifosi si precipitarono per le strade a bruciare la divisa numero 23 mentre giunsero dure critiche dagli addetti ai lavori, celebre è la dichiarazione di Michael Jordan a riguardo: «In tutta onestà ero troppo impegnato a cercare di battere Larry Bird e Magic Johnson per pensare di giocarci assieme».

Questo “tradimento” la città di Cleveland non se lo dimenticherà mai ma forse riuscirà a perdonarlo, prima o poi, ed è proprio questo che gli ha chiesto Bill Reiter.

Non so se mi hanno perdonato o meno. L’ultima volta che ho giocato a Cleveland, però, un bambino mi ha corso incontro per un abbraccio prima che la sicurezza sia riuscita a prenderlo per riportarlo al proprio posto. Purtroppo non possiamo andare a chiedere a tutte le persone di Cleveland se hanno perdonato Lebron James, ma mi sento bene ora, dove sono oggi.

 

 

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