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Boston Celtics: Marcus Smart il più indispensabile peggior tiratore NBA

L’ex Oklahoma State è il peggior tiratore della NBA, ma con lui in campo i Celtics sono una squadra decisamente migliore, soprattutto in attacco

Medie alla mano, in questo momento, Marcus Smart è il peggior tiratore NBA: tra quelli che tirano almeno 10 tiri a partita il giocatore dei Celtics ha per ora totalizzato la peggior percentuale dal campo, 26%.

Non si tratta solo di jumper, ma anche al ferro Smart tira con solo il 36.7%, decima peggiore percentuale della lega, risultando il secondo percentile per situazioni di tiro che non siano in post.

È quindi innegabile che Marcus Smart sia un pessimo tiratore e questo dovrebbe essere un enorme svantaggio per i Celtics, ma la realtà è un’altra, e quando il prodotto di Oklahoma State è in campo i biancoverdi superano i propri avversari di 11.3 punti per 100 possessi, 7.9 punti in più di quando lui è seduto in panchina.

In sostanza con lui in campo i Boston Celtics passano da essere una buona squadra ad essere una squadra d’élite .

Quello che si può pensare è che sia tutto merito della sua difesa: Marcus Smart è indubbiamente un difensore universale che può difendere su tutte e 5 le posizioni senza pagare particolarmente né di altezza né di stazza fisica e la difesa dei Celtics con lui in campo è 1.5 punti per 100 possessi migliore. Il fatto è che non si tratta solo di difesa anzi: con lui in campo i Celtics hanno un offensive rating di 106, il secondo migliore tra “rotation players” e 6.8 punti migliore rispetto a quando lui è seduto in panchina.

Come fa quindi un giocatore così tanto in difficoltà al tiro ad essere così decisivo in attacco?

Per due ragioni: il suo non scoraggiarsi, continuare ad essere aggressivo e pericoloso, e la conseguente attenzione che la difesa continua a riservargli nonostante le pessime percentuali e le sue difficoltà al tiro, come se certi movimenti, come un close out o un aiuto forte sulla penetrazione, siano, per una squadra in difesa (eccetto alcune con un’organizzazione difensiva d’elite come gli stessi Celtics), talmente automatizzati da far dimenticare su chi si sta difendendo e le sue caratteristiche.

Come si può ad esempio vedere in questi due video, in entrambe le situazioni la penetrazione di Smart, che in stagione, al di là delle brutte percentuali, si è preso solamente 7 tiri al ferro partendo da una situazione di pick and roll riceve un’attenzione della difesa maggiore al necessario e per due volte l’aiuto profondo porta ad uno scarico ai due migliori tiratori da tre dei Boston Celtics ( Horford 42%, Tatum 48%).

L’aggressività e la sicurezza con cui Smart, che ricordiamo l’anno prossimo sarà Free Agent, continua ad attaccare e tirare fa si che si crei nonostante le sue percentuali una preoccupazione nei difensori che si sentono costretti a difendere su di lui anche in situazioni di catch and shot, facendo un close out che lascia libero un tiratore più pericolo, senza nessuna possibilità di recuperare.

 

Inoltre con Marcus Smart in campo diminuiscono le palle perse da 16 a 13.7 e nonostante le sue scarse percentuali dal campo, la percentuale reale dal campo rimane invariata a 49.5% il che vuol dire che le percentuali degli altri giocatori migliorano.

Il suo impatto può essere paragonato a quello di Draymond Green per i Golden State Warriors: l’ex Michigan State è sicuramente un tiratore più affidabile ora e produce cifre superiori, soprattutto in un attacco che genera un maggior numero di punti e di possessi, ma le caratteristiche di difensore totale, di ottimo passatore e di leader emotivo della squadre ne fanno un ottimo paragone.

Sicuramente in ottica playoff, in cui ci si può concentrare unicamente sul proprio avversario per l’intera serie, Smart dovrà lavorare sulla sua pericolosità offensiva e sulle sue medie per non diventare di colpo l’anello debole su cui le difese ogni volta scommettono, ma per ora i Celtics si godono, consapevoli dei miglioramenti da fare, soprattutto in fase offensiva, il loro Jolly e la loro striscia di vittorie consecutive. Winning streak arrivata stanotte a 16 con la vittoria in rimonta sui Dallas Mavericks e un Marcus Smart ancora una volta importante a modo suo con 12 punti e 8 assist, un terribile 3/15 dal campo (2/11 da tre, ma le due triple arrivate in due momenti fondamentali della partita), ma +15 di Plus/Minus e un paio di giocate decisive delle sue.

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