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Carmelo Anthony stufo di perdere sempre nello stesso modo

L’ex stella di New York, dopo l’ennesima sconfitta in rimonta subita, ha dichiarato che questo copione deve cambiare. OKC è ora sotto il 50% con 7W e 9L

Ennesima sconfitta per gli Oklahoma City Thunder di Russell WestBrook, Paul George e Carmelo Anthony,  la seconda consecutiva e record perdente che dice 7 vittorie e 9 sconfitte. La cosa preoccupante però è come siano arrivate la maggior parte di queste sconfitte, tutte in rimonta dopo aver delapidato vantaggi di anche 20 punti, come le ultime contro San Antonio Spurs e New Orleans Pelicans.

Ieri notte contro la coppia Anthony Davis e DeMarcus Cousins (espulso nel terzo quarto per una gomitata a Russell Westrbrook) la squadra dell’ MVP scorso era subito partita benissimo portandosi in vantaggio 25-6 con i Pelicans che facevano fatica ad arrivare anche solo alla conclusione, poi i soliti problemi: l’attacco comincia ad andare fuori giri, la panchina non riesce ad essere un minimo incisiva e, soprattutto nel secondo tempo la squadra avversaria si rifà sotto, era successo in Texas ed è successo anche in Louisiana, dove con un parziale di 30-21 nel terzo quarto Davis e soci si sono portati avanti e non si sono più voltati indietro.

Nel post partita è intervenuto ai microfoni dei media l’ex Denver e New York Carmelo Anthony che ha chiuso la partita con 19 punti e 9 rimbalzi, ma 2/9 da tre:

“E’ frustrante, dico le stesse cose dopo ogni partita, ma poi il copione di quelle successive rimane sempre lo stesso”

Può sembrare strano, ma, nonostante la presenza di tre realizzatori così importanti, il problema della squadra sembra essere più offensivo che difensivo: infatti la squadra è la quarta migliore difesa con 98 punti subiti a partita (era 1° fino ad una settimana fa) ed è la prima nella lega per palle rubate e palle perse forzate; i problemi in attacco (19° nonostante Westbrook, George e Anthony) derivano dalle caratteristiche offensive delle tre stelle, abituate a giocare la maggior parte dei propri possessi in isolamento e quindi inclini maggiormente ad andare fuori ritmo o ad errori, in questo modo anche il supporting cast viene coinvolto meno e OKC attraversa dei momenti anche abbastanza lunghi in cui fa davvero fatica a segnare con continuità.

La stagione è ancora molto lunga e Oklahoma ha tutto il tempo per cambiare questo trend negativo, cercando pero di non perdere troppo terreno, perche in una Western Conference così competitiva, ciò potrebbe rivelarsi fatale.

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