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NBA, James Harden si presenta ai Los Angeles Clippers: “Qui anche per Westbrook”

James Harden è convinto di potersi inserire bene nel ricco roster dei Clippers

harden sixers

Doppio MVP delle NBA Finals, MVP (della stagione regolare), e pluri All-Star… James Harden arriva ai Clippers consapevolmente, all’interno di un roster già ricco di talento. Dopo aver giocato al fianco di Chris Paul a Houston, poi con Kevin Durant e Kyrie Irving a Brooklyn, e infine con Joel Embiid a Philadelphia, il giocatore ex 76ers condividerà ora il parquet con Kawhi Leonard, Paul George e ancora Russell Westbrook, con cui ha mosso i primi passi nella lega a Oklahoma City.

James Harden ricorda di essere “un creatore sul campo. Non sono un giocatore di sistema, sono un sistema”. Nella conferenza stampa di presentazione, il Barba ha quindi confermato che potrebbe esordire in maglia Clippers lunedì prossimo al Madison Square Garden contro i Knicks. Tra le altre cose, non ha mancato di punzecchiare il suo ex allenatore Doc Rivers, facendo già i complimenti a Tyronn Lue:

“Spero di trovare qualcuno che possa dialogare con me, capire insieme la soluzioni e apportare modifiche al volo durante le partite… è tutto ciò che conta per me. Per me non è questione di dover essere il primo violino, fare 34 punti di media. Sono cose che ho già fatto in passato.”

Quindi, sulla possibilità di tornare a segnare a raffica come a Houston, il Barba ha risposto in questa maniera:

“Qui è una storia diversa. Con tutti questi giocatori di livello insieme, è logico fare qualcosa di altro. Westbrook? Conosco Russ dai tempi del Boys and Girls Club di Los Angeles. Il nostro rapporto quindi va ben oltre il basket. Sente che anche lui ha qualcosa da dimostrare. Abbiamo un obiettivo da raggiungere. E non c’è modo migliore per farlo insieme a Los Angeles.”

Felice di tornare a casa, James Harden vede favorevolmente questa nuova condivisione delle responsabilità:

“Ero in una situazione simile a Brooklyn, dove c’erano due ragazzi che potevano segnare e creare terrore in difesa. Quindi non ho problemi di sorta. Il ‘pick-and-roll’, il ‘catch-and-shoot’… Abbiamo ottimi allenatori e giocatori molto altruisti. Penso di poter segnare molto anche qui. Sono anche un passatore molto, molto bravo. Così posso rendere le cose più facili.”

 

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