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Risultati NBA: OKC bestia nera dei Lakers, la difesa di Boston conquista la Florida

In una nottata Nba meno affollata del solito l’unica vera sorpresa arriva dal parquet dello Staples Center. Tutto secondo i piani per Jazz e Suns, vincono anche i Sixers nonostante il back-to-back con soli otto uomini a disposizione

(1-7) Houston Rockets 111 – 123 Phoenix Suns (4-2)

Iniziamo dalla quarta vittoria stagionale dei Suns di Monty Williams, che sul parquet amico del Footprint Center superano i Rockets alle prese con la sconfitta numero 7 di questo avvio di regular season.

Troppo ampia la differenza di valori tra le due formazioni per poter consentire agli ospiti di restare in partita per tutti i 48 minuti, eppure l’avvio di gara vede Porter Jr. e compagni tenere botta nel primo quarto (30-36) e addirittura passare in vantaggio dopo un’ottima seconda frazione.

Si rientra negli spogliatoi sul punteggio di 61-56, ma al ritorno in campo i Suns rimettono immediatamente in chiaro le cose e, anche grazie alle stoppate del nuovo idolo di casa McGee, si riportano avanti guadagnando un buon margine di 15 punti che si rivelerà poi incolmabile negli ultimi 12 minuti di gara.

Mattatore assoluto del match Devin Booker con 27 punti, 9 rimbalzi e 5 assist; 9 punti e 13 assist per l’eterno Chris Paul, mentre Porter Jr. si fa notare con 20 punti, così come Christian Wood con i suoi 18 punti e 15 rimbalzi.

(7-2) Philadelphia 76ers 109 – 98 Detroit Pistons (1-7)

Le ormai consuete assenze dei vari Harris, Simmons e Green, a cui per stavolta va ad aggiungersi anche Korkmaz, non spaventano i ragazzi di Doc Rivers, che nella notte conquistano la settima vittoria stagionale sul campo dei derelitti Pistons.

Anche in questo caso la prima metà di gara si rivela all’insegna dell’equilibrio, con i padroni di casa capaci di presentarsi all’intervallo lungo con un incoraggiante +3 sugli avversari (63-66). La gioia dei tifosi di casa, però, dura poco: Jerami Grant, autentico trascinatore dei suoi con 22 punti nei primi 24 minuti, esaurisce la benzina e da lì alla fine segnerà la miseria di 5 punti, lasciando i suoi a secco di inventiva nella metà campo offensiva e dando così spazio alla rimonta degli ospiti, che si concretizza già nel terzo periodo.

Unica gioia dei Pistons? La tripla dal logo di Cunningham, che trova fnalmente la retina dalla lunga distanza dopo aver fallito i primi 18 tentativi della sua giovane carriera Nba.

23 punti per l’ormai solito Seth Curry, mentre Joel Embiid chiude con 19 punti e 9 rimbalzi.

(7-1) Utah Jazz 116 – 98 Atlanta Hawks (4-5)

Tutto secondo copione per i ragazzi di Quin Snyder, che in quel di Atlanta superano senza troppe difficoltà i padroni di casa degli Hawks portando a casa la settima vittoria in stagione.

Alla State Farm Arena va in scena un match divertente e molto equilibrato, almeno per la prima metà di gara, che vede la squadra di coach McMillan andare a riposo all’intervallo lungo con un punto di vantaggio sugli avversari (39-40).

L’assenza di Donovan Mitchell per un fastidio alla caviglia destra si fa certamente sentire, ma dopo un altro quarto tra luci e ombre è la voglia di riscatto di Jordan Clarkson – reduce da soli 2 punti con un terrificante 0-11 dall’arco nell’ultima uscita contro Sacramento – a fare la differenza negli ultimi decisivi minuti di gara, che vedono gli ospiti dominare con un parziale di 41-24 che a sorpresa condanna gli Hawks a una severa sconfitta.

A fine gara saranno 30 i punti messi a segno dal doppio 0 dei Jazz in uscita dalla panchina, con Bojan Bogdanovic a dargli una mano con 23 punti. Doppia doppia d’ordinanza da 13 punti e 15 rimbalzi per Rudy Gobert, mentre dall’altra parte il migliore tra i padroni di casa è Trae Young con 21 punti e 7 assist.

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