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NBA Season Preview: Southeast Division

Manca poco all’inizio della stagione NBA 2021-22 e continuano le nostre preview: oggi è la volta della Southeast Division

Washington Wizards

I Washington Wizards si presentano ai nastri di partenza della nuova stagione con tanti dubbi da risolvere. Il primo riguarda la natura stessa della squadra: gli Wizards sono in un periodo di transizione, ma non si capisce ancora bene verso che cosa. Sarà annata da Playoff o da ricostruzione, con anche l’incognita del nuovo allenatore Wes Unseld Jr., alla prima esperienza da head coach?

Archiviata l’esperienza Russell Westbrook, la squadra capitolina sembra voler evitare il rebuilding completo, e a roster sono presenti comunque giocatori dal grande talento. È però innegabile che una squadra così costruita non possa portare grandi risultati sul lungo periodo, rischiando di doversi fermare a quel livello sufficiente per arrivare ai Playoff, ma non abbastanza per arrivare oltre le Semifinali di Conference.

Bradley Beal si trova ancora a Washington, nonostante i numerosi rumors di mercato degli ultimi anni. Il giocatore sembra stia superando lo scetticismo intorno al vaccino, e alla fine scenderà in campo dall’inizio. Dopotutto, la squadra ruota intorno a colui che è stato il secondo miglior realizzatore della lega nelle ultime due stagioni. La musica potrà però cambiare, qualora Beal decidesse di non firmare un’estensione contrattuale quest’anno per diventare free agent nell’estate 2022.

La speranza del front office è dunque quella di avergli costruito attorno un roster migliore degli anni scorsi. Dalla trade di Russell Westbrook sono arrivati giocatori piuttosto interessanti, quali Kentavious Caldwell-Pope e Kyle Kuzma. Entrambi hanno grande esperienza di Playoff e hanno vinto un titolo NBA con i Lakers, dunque si riveleranno essere elementi importantissimi.

Soprattutto Kuzma, che potrà essere l’ala piccola titolare: ha passato le ultime stagioni alla coorte di LeBron James e può portare doti di leadership fondamentali a un roster che vede solamente Bradley Beal come leader indiscusso. Inoltre, porta capacità di finalizzazione dalla media e all’interno dell’area, ma è da tenere d’occhio anche il tiro da fuori: il 36% della scorsa stagione è un ottimo miglioramento rispetto al risicato 30% di due anni fa. Chissà che non possa tornare a stampare 18-20 punti di media a serata.

https://twitter.com/WashWizards/status/1448127057607675906

L’altra grande mossa dell’estate ha visto la firma di Spencer Dinwiddie a 65 milioni di dollari in tre anni. L’ex Nets viene da un infortunio al legamento crociato che lo ha tenuto fuori dal parquet negli ultimi 10 mesi. Dinwiddie è una guardia versatile, che può giocare con Beal o fargli da vice. Sicuramente la cosa che non gli manca è la vena realizzativa, come dimostrano i 20.6 punti e 6.8 assist di media della stagione 2019-20. Visto l’infortunio, però, Washington inserirà gradualmente il giocatore nelle rotazioni, e in ogni caso qualcuno dovrà prendersi carico dei tiri da fuori quando Dinwiddie sarà in campo, viste le non ottime percentuali (31.8% da tre). A farlo, potrà essere proprio il nuovo arrivato Kentavious Caldwell-Pope, che lo scorso anno ha tirato con un letale 41%.

Infine, possiamo dire che il resto del roster rimane sostanzialmente invariato. Rui Hachimura è tornato dopo quasi tre settimane di assenza legate a problemi personali – il giocatore sostiene di aver voluto preservare il suo stato mentale dopo un periodo personale difficile. Da lui ci si aspetta un’ulteriore crescita, è un giocatore sul quale la franchigia ha puntato molto per gli anni a venire. L’altra importante aggiunta riguarda Montrezl Harrell, arrivato dai Lakers nella trade per Westbrook: lo scorso anno si è un po’ perso, ma solamente due anni fa ha vinto il premio di Sesto Uomo dell’Anno.

https://twitter.com/WashWizards/status/1448073986894618628

In definitiva, gli Wizards non hanno aspettative enormi per la stagione alle porte. Si cercherà di ottenere il risultato migliore possibile per convincere Beal a rimanere, puntando sull’apporto di Dinwiddie e di Kuzma. Nonostante il roster migliorato rispetto allo scorso anno, sono presenti ancora alcune lacune, prima fra tutte tiratori capaci di fare male dalla distanza oltre al già citato Caldwell-Pope.

Per la squadra capitolina si tratta dunque di trovare la quadra in questa stagione: in che direzione vorranno muoversi nei prossimi anni? Sicuramente, per quest’anno non potranno andare oltre una lotta per un posizionamento ai Playoff. Nella stessa Southeast Division ci sono squadre meglio attrezzate, e gli Wizards termineranno idealmente tra l’ottavo e il dodicesimo posto a Est.

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