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Risultati NBA: Kevin Porter Jr. affossa i Bucks con 50 punti, troppo Durant per i Pacers

Sei partite in una notte NBA più elettrizzante che mai, in cui neppure Tim Hardaway Jr. vuole essere da meno e, approfittando dell’assenza di Doncic, ne mette 42 contro i Pistons. Successi per Denver e New Orleans, Minnesota sorprende Golden State nonostante i 37 di Curry

(28-35) New Orleans Pelicans 109 – 95 Oklahoma City Thunder (21-42)

Partiamo dal successo esterno dei ragazzi di coach Van Gundy, che sul parquet della Chesapeake Energy Arena si sbarazzano senza troppe difficoltà della concorrenza dei padroni di casa conquistando un successo prezioso in ottica postseason.

A farla da padrone – e non è certo una novità – ci ha pensato Zion Williamson, autore di 27 punti, 8 rimbalzi e 6 assist, contribuendo già dal primo quarto alla mini-fuga dei suoi (31-20).

Passano i minuti ma la situazione non cambia, con New Orleans che continua a guadagnare terreno e OKC che invece arranca incassando un -17 che a metà gara sa già di bandiera bianca (60-43), nonostante un timido tentativo di reazione nel terzo periodo.

Buona anche la prova di Brandon Ingram, che chiude con 24 punti e 6 rimbalzi, mentre tra le fila dei Thunder spiccano i 15 punti e 6 assist di Darius Bazley.

(35-27) Dallas Mavericks 115 – 105 Detroit Pistons (19-44)

Altro successo esterno, ma questa volta ci spostiamo ad est per assistere alla vittoria numero 35 della stagione dei Mavs, conseguita sul campo dei derelitti Pistons.

No Doncic? No problem! In assenza della stella di Dallas, ferma ai box per un problema al gomito, ci pensa Tim Hardaway Jr. a vestire i panni del salvatore della patria e a realizzare 42 punti pesantissimi nell’economia di una gara ben più combattuta del previsto.

Nonostante un significativo divario tecnico, infatti, il risultato non sembra volerne sapere di premiare l’una o l’altra squadra, con i Mavs che riescono a uscire allo scoperto solo nel quarto periodo grazie a 17 punti consecutivi messi a segno da Hardaway Jr, autore della tripla del 109-105 a un minuto e cinque secondi dalla fine, quella che di fatto chiude una volta per tutte i conti.

Nulla da fare dunque per i padroni di casa, a cui non bastano i 20 punti a testa messi a segno da Isaiah Stewart e Frank Jackson.

(31-32) Golden State Warriors 114 – 126 Minnesota Timberwolves (20-44)

Se in quel di Detroit i Mavs devono sudare sette camicie per avere la meglio sui meno quotati Pistons, a Minneapolis i padroni di casa dei Timberwolves non si accontentano di fare bella figura e vanno addirittura a prendersi la vittoria contro i Warriors di turno, costretti a riaggiornare in negativo il record stagionale.

Che la gara possa rivelare qualche sorpresa si intuisce già nel primo quarto, che si conclude su un imprevisto 25-35. Tuttavia, la banda di Steve Kerr non si dà per vinta e dopo aver accorciato le distanze prima della seconda sirena (58-60) grazie ai 16 punti di Curry mette la freccia al termine del terzo periodo, chiuso sul punteggio di 91-89.

Le emozioni, però, non sono finite: con la gara ancora ampiamente in bilico, ci pensano i padroni di casa a darle l’ultimo scossone nel quarto periodo con una grande performance su entrambi i lati che consente alla squadra di coach Finch di conquistare una meritatissima vittoria.

22 punti, 11 rimbalzi e 7 assist per Karl-Anthony Towns, con Anthony Edwards che a sua volta ne mette 25. Nulla da fare, invece, per i 27 punti dell’ex Wiggins e per i 37 di Curry, che per stavolta non bastano per assegnare la vittoria ai Warriors.

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