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Risultati NBA: Durant torna in campo per travolgere i Pelicans, Suns vittoriosi all’overtime nonostante i 41 di Mitchell

Sono nove le gare della solita, ricchissima, nottata NBA, che tra sorprese – come la sconfitta dei Mavs nel derby texano di Houston – e qualche gradito ritorno vede Boston rimettersi in carreggiata contro i Knicks e Denver superare senza troppi affanni San Antonio. Vittorie anche per Grizzlies e Hornets, senza speranze invece Magic e Timberwolves.

(28-22) Dallas Mavericks 93 – 102 Houston Rockets (14-37)

Uno dei derby texani meno equilibrati della storia – almeno sulla carta – finisce sorprendentemente per premiare i padroni di casa dei Rockets, che grazie ai 31 punti e 7 assist messi a referto da John Wall al rientro in campo dopo quattro gare di assenza interrompono la striscia di cinque sconfitte consecutive superando in volata la squadra di Rick Carlisle.

Dato che il primo quarto (23-24) non se la sente di incoronare una o l’altra squadra, tocca al secondo e al terzo periodo premiare gli sforzi di Houston, che a cavallo dell’intervallo lungo riescono a costruire una doppia cifra di vantaggio utile a tenere lontani Doncic e soci.

I Mavs, però, non si arrendono, e a due minuti dalla fine riescono a ricucire lo strappo e a pareggiare i conti, appena prima che i padroni di casa forzino il posto di blocco con un parziale di 7-0 che nell’ultimo giro di orologio si rivela decisivo per le sorti dei Rockets.

Nulla da fare dunque per Dallas, a cui non sono bastati i 23 punti a testa di Doncic e Porzingis; sorridono invece Wood e Olynyk, autori rispettivamente di 22 punti e 10 rimbalzi e di un buon 10+18: doppie doppie per entrambi e vittoria per Houston, cosa chiedere di più?

(26-23) Memphis Grizzlies 131 – 113 Atlanta Hawks (27-25)

Tutto facile per i Grizzlies di Taylor Jenkins, che alla Philips Arena di Atlanta superano senza troppi affanni dei padroni di casa costretti a fare i conti con le assenze dei vari Collins, Gallinari e Capela.

Nonostante le defezioni nel reparto lunghi, Atlanta prova comunque a fare la partita riuscendo peraltro a chiudere il primo quarto in vantaggio (29-34) per poi subire l’improvviso ritorno degli ospiti tra la seconda e la terza frazione, nel corso delle quali le fiammate di Ja Morant portano Memphis a poter contare su un vantaggio di oltre 20 punti: gli ultimi dodici minuti di garbage time rendono meno amaro il punteggio finale per i padroni di casa, ma non bastano certo a invertire la rotta.

Il tutto nonostante i 24 punti e 6 rimbalzi di Bogdan Bogdanovic, migliore dei suoi per distacco; dall’altra parte, invece, oltre ai soliti Morant e Valanciunas – 19 punti a testa – brilla Grayson Allen, che chiude con 30 punti in altrettanti minuti trascorsi sul parquet.

(25-27) New York Knicks 99 – 101 Boston Celtics (26-26)

Successo all’ultimo respiro per i ragazzi di Brad Stevens, che riabbracciano un record in parità dopo la sconfitta di 24 ore fa grazie ai 32 punti e 10 rimbalzi di un ottimo Jaylen Brown, principale artefice della rimonta di Boston.

Già, perché nonostante un andamento decisamente equilibrato – saranno otto i pareggi e ben 17 i cambi di vantaggio a fine gara – a sette minuti dalla fine l’inerzia del match sembrava voler premiare i Knicks, che guidati dai 29 punti di RJ Barrett e dal 22-9-6 di Julius Randle potevano contare su sette punti di vantaggio, resi poi vani dal parziale di 7-0 fatto registrare dai padroni di casa per il provvisorio 87-87.

Da lì in poi si lotta su ogni pallone, con Smart e Barrett a battagliare da 3 e l’errore decisivo di Alec Burks, la cui tripla si rivela troppo per il sorpasso finale, a sancire una volta per tutte la sconfitta dei newyorkesi.

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