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Risultati NBA: Durant torna in campo per travolgere i Pelicans, Suns vittoriosi all’overtime nonostante i 41 di Mitchell

Sono nove le gare della solita, ricchissima, nottata NBA, che tra sorprese – come la sconfitta dei Mavs nel derby texano di Houston – e qualche gradito ritorno vede Boston rimettersi in carreggiata contro i Knicks e Denver superare senza troppi affanni San Antonio. Vittorie anche per Grizzlies e Hornets, senza speranze invece Magic e Timberwolves.

(18-32) Washington Wizards 131 – 116 Orlando Magic (17-34)

Il maggior tasso tecnico dei ragazzi di Scott Brooks ha fatto la differenza nell’incontro sulla carta meno “pregiato” della notte, quello andato in scena all’Amway Center di Orlando, dove complice delle difese non proprio eccezionali la gara ha saputo comunque intrattenere e offrire spettacolo ai tifosi di entrambe le squadre.

Come già anticipato, dopo una prima frazione equilibrata (34-33) sono stati i soliti Beal e Westbrook a tracciare il solco tra Wizards e Magic, con questi ultimi che nel corso del secondo periodo incassano 12 punti di scarto che pregiudicheranno inevitabilmente le chance di vittoria finale.

Se Orlando prova a fare affidamento sulla panchina, confidando nei 24 punti di Terrence Ross e nel 19+8 di Mo Bamba, Washington risponde con la tripla doppia di uno straordinario Westbrook – 23 punti, 15 assist e 14 rimbalzi per lui a fine gara – e i 26 punti di Bradley Beal: non ci vuole poi troppa fantasia per capire come sarebbe andata a finire.

(13-39) Minnesota Timberwolves 137 – 141 Indiana Pacers (23-27)

Punteggi stellari in quel di Indianapolis, dove i fratelli Holiday trascinano i rimaneggiati Pacers verso la vittoria numero 23 in stagione a scapito dei derelitti Timberwolves, a cui non bastano neppure i 32 punti, 12 rimbalzi e 6 assist di Karl-Anthony Towns e i 27 di Anthony Edwards.

Nonostante i margini piuttosto risicati, a metà gara i padroni di casa si ritrovano a condurre per 77-56 in virtù di una strepitosa performance offerta nella metà campo avversaria.

Tuttavia, di ritorno dagli spogliatoi, quando il match sembrava ormai in cassaforte per Indiana, i Timberwolves tirano fuori un orgoglio nascosto fin troppo bene dando più filo da torcere del previsto ai ragazzi di coach Bjorkgren, che si ritrovano a dover difendere con le unghie e con i denti un risultato improvvisamente rimesso in discussione.

Alla fine, nonostante le assenze di ben quattro titolari, a sorridere sono proprio i Pacers, che per questa vittoria ringraziano i 22 punti di Aaron Holiday e i 21 del fratello Justin.

(26-24) Charlotte Hornets 113 – 102 Oklahoma City Thunder (20-31)

Il career-high da 21 punti fatto registrare da Jalen McDaniels alla seconda gara in quintetto della carriera è proprio ciò che serviva agli Hornets di Borrego per uscire vincitori dalla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City, dove i padroni di casa proseguono spediti lungo la non troppo impervia via del tanking.

Al di là dei primi quattro minuti di gioco in cui OKC non riesce a trovare la via del canestro, concedendo un primo parziale di 8-0 agli avversari, la gara si rivela piuttosto bilanciata anche per via delle tante assenze in casa Charlotte, che alla lunga riesce comunque a spuntarla grazie ai piccoli margini racimolati al termine di ogni frazione di gioco.

A proposito di career-high, in questa quarta sconfitta consecutiva per i Thunder anche Aleksej Pokusevski aggiorna il massimo in carriera mettendo a referto 25 punti – con 7 triple, record per un rookie -, gli stessi di Theo Maledon.

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