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Risultati NBA: troppo Curry per i Bucks, Clippers vincenti nel segno di Paul George, bene Denver e Philly

Otto gare per il nostro solito recap della nottata NBA, che vede Golden State battere in rimonta una Milwaukee orfana di Giannis mentre Embiid e Jokic fanno la voce grossa contro Celtics e Pistons. Sorridono anche i Lakers sul neutro di Tampa, ridono un po’ meno invece Heat e Pelicans.

(21-28) Chicago Bulls 113 – 97 Indiana Pacers (22-27)

A giudicare dai 32 punti e 17 rimbalzi messi a referto nella notte della Bankers Life Fieldhouse, Nikola Vucevic non ci ha messo poi così tanto a calarsi nella parte del trascinatore dei nuovi Bulls di Billy Donovan, vittoriosi per l’occasione in casa dei Pacers.

Dopo un primo quarto all’insegna dell’equilibrio (30-28), è proprio l’ultimo arrivato in quel di Chicago a dare la scossa ai suoi, che nel secondo periodo rifilano 11 punti di scarto a Brogdon e compagni e fuggono via verso il successo, consolidato una volta per tutte nella terza frazione in virtù di altre 10 lunghezze guadagnate a scapito della concorrenza, decisamente troppe in chiave rimonta per questi Pacers.

19 punti, 8 rimbalzi e 6 assist per Zach LaVine, mentre il più in palla dei padroni di casa è Caris LeVert, che chiude con 20 punti, 6 rimbalzi e 5 assist.

(22-28) New Orleans Pelicans 107 – 123 Atlanta Hawks (27-24)

L’ottimo momento di forma degli Hawks prosegue a scapito dei Pelicans, a cui non riesce il colpaccio in trasferta nonostante i 34 punti e 5 rimbalzi del solito Zion Williamson.

Merito, tra gli altri, di Trae Young, autore di 30 punti e 12 assist utili a certificare sorpasso e vittoria finale dei padroni di casa. Già, perché a dispetto del risultato finale il primo quarto aveva visto la truppa di coach Van Gundy chiudere avanti di 4 punti (29-25), appena prima che gli Hawks cambiassero marcia e ribaltassero il tabellone a cavallo tra la seconda e la terza frazione, nel corso della quale gli uomini di Nate McMillan infliggono un severo parziale di 29-46 agli avversari chiudendo di fatto i conti con 12 minuti di anticipo.

Buone le prove di Bogdan Bogdanovic – 21 punti per lui – e Danilo Gallinari, che chiude con 14 punti in uscita dalla panchina, mentre agli ospiti non basta neppure la tripla doppia sfiorata da Lonzo Ball con i suoi 12 punti, 11 assist e 9 rimbalzi.

(15-36) Detroit Pistons 119 – 134 Denver Nuggets (32-18)

Tutto secondo copione per i Nuggets, che in quel di Denver superano piuttosto agevolmente le resistenze dei Pistons nonostante qualche sbavatura di troppo nella propria metà campo.

Il duo Grant-Bay – 29 punti per il primo, 25 per il secondo – fa di tutto per mettere in discussione il successo dei padroni di casa, ma stanotte il divario tecnico è davvero troppo ampio per potersi sedere al tavolo dei vincitori. Come da pronostico, infatti, Denver ingrana la quarta già nel primo periodo (32-39), schiacciando poi una volta per tutte i sogni di gloria degli ospiti in un secondo quarto devastante per le speranze dei Pistons.

Anche alla luce del 56-77 maturato all’intervallo, il secondo tempo scorre senza troppi guizzi, con i ragazzi di coach Casey che approfittano della meritata tregua dei Nuggets per racimolare qualche punticino utile a rendere meno appariscente il divario finale.

Come al solito, a mettere la firma sul successo di Denver ci pensa Nikola Jokic, autore di 27 punti, 11 assist e 8 assist, con i 25 punti di Michael Porter Jr. e i 24 di Will Barton a dargli una mano per strappare la vittoria numero 32 – che poi è anche la settima di fila – di questa regular season.

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