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Risultati NBA: Dallas ferma Utah, Phoenix vince ancora. 40 di Irving contro New York

Doncic e soci interrompono la striscia di 9 vittorie consecutive dei Jazz. Phoenix vince la sesta di fila. Harden si fa subito male al rientro e tocca a Irving trascinare i Nets contro New York. Toronto vince sulla sirena

(17-32) Washington Wizards 101-103 Toronto Raptors (20-30)

Dall’inferno al paradiso. Così si potrebbe riassumere la partita dei Toronto Raptors, visto com’è iniziata e visto com’è terminata la stessa. I canadesi infatti sono protagonisti di un inizio molto complicato, che li vede costretti ad inseguire praticamente da subito. Dopo aver sbagliato i primi 7 tiri della propria partita, Toronto deve inseguire Washington che a sua volta segna un parziale di 9-0, trascinata dai 10 punti, 10 rimbalzi e 9 assist in una metà di gara di Russell Westbrook. Washington costruisce su questo vantaggio tutta la sua partita, fino al terzo quarto. Sopra 74-55. i capitolini sbagliano 13 triple consecutive. I Raptors ne approfittano per rientrare e ci riescono, giocandosi il tutto per tutto nel finale. Sotto di un punto dopo l’errore di Neto, Trent Jr strappa il rimbalzo. Coach Nurse non chiama timeout e l’ex Blazers si gioca l’ultimo possesso: saggia scelta, perché segna la tripla decisiva per la vittoria.

 

(25-26) New York Knicks 112-114 Brooklyn Nets (35-16)

Ritorna Harden, si rifà male Harden. I Nets ritrovano il Barba dopo l’assenza delle ultime partite, ma il numero 13 si fa male dopo due minuti dal rientro in campo per lo stesso infortunio. Perso nuovamente l’ex Rockets, i Nets devono riorganizzarsi e riaffidarsi ai propri leader. E così tocca a Kyrie Irving caricarsi la squadra sulle spalle: con i suoi 40 punti Brooklyn riesce a vincere il “derby” di New York.
I Nets reggono il colpo dell’assenza di Harden fino alla fine del secondo quarto, quando le triple di Bullock e Barrett anticipano un parziale di 11-0 che porta il punteggio sul 67-53. A recuperare la partita sono le riserve, che piazzano un parziale di 10-2 con Irving in panchina. Dopo essersi riattaccati nel punteggio sul finire del terzo quarto, i Nets tentano di prendere il controllo. Nel finale sono avanti di 5 quando i Knicks segnano 5 punti di fila. A questo punto Joe Harris prova il jumper ma sbaglia, ma arriva Jeff Green che strappa il rimbalzo, subisce il fallo e va in lunetta per i due tiri liberi decisivi. New York ha un’ultima occasione, ma Randle sbaglia.

 

(38-12) Utah Jazz 103-111 Dallas Mavericks (28-21)

Grande prova difensiva dei Dallas Mavericks, che riescono ad avere la meglio sulla miglior squadra, numeri alla mano, di tutta la NBA, reduce da 9 vittorie consecutive. Per i texani è invece la quarta vittoria di fila.
Grande prova difensiva, si diceva. I Jazz arrivavano alla partita come leader NBA in triple segnate (17.1 a partita) e col 39.8% come percentuale da 3 (secondo miglior dato NBA). Contro Dallas la percentuale è stata del 27.3, simbolo della concentrazione e dell’impegni profusi dai Mavs.
Dall’altro lato ci sono i 31 punti di Luka Doncic e i 23 di Finney-Smith che permettono ai Mavs di conquistare questa preziosa vittoria, guadagnata tutta sul lato difensivo. I Jazz, che avevano una media di 117.2 punti segnati a partita, non segnavano così poco dal 7 febbraio scorso.

 

(22-29) Sacramento Kings 106-116 Minnesota Timberwolves (13-38)

Finalmente si rivede D’Angelo Russell, nuovamente sul parquet dopo il lungo stop. I suoi 25 punti sono decisivi nella vittoria dei Twolves, insieme ai 23 punti + 13 rimbalzi di Karl-Anthony Towns. La partita contro i Kings, adesso alla quarta sconfitta consecutiva, vive in equilibrio praticamente per 3 quarti interi. Le squadre si rispondono colpo su colpo e nessuna riesce davvero a staccarsi nel punteggio.
La svolta arriva sul finire del terzo quarto. I Kings provano a prendere il controllo della partita, ma Minnesota piazza un parziale di 10-2 per concludere il periodo. Le cose proseguono sulla stessa solfa anche nel quarto periodo, quando Anthony Edwards continua a caricare la difesa avversaria a suon di penetrazioni, segnando 13 punti nel solo quarto quarto. Decisiva è anche la differenza abissale nel punteggio dalle panchine: 60-16 per quella di Minnesota.

 

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