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Risultati NBA: Jazz da record a Milwaukee, LaMelo si aggiudica il primo “derby” dei Ball. Lakers, Celtics e Rockets ok

La ricca nottata NBA ci offre ben 10 partite, con l’overtime tra i vittoriosi Pistons e i Suns ad aprire le danze. Fari puntati sul colpo Utah a casa di Giannis, mentre un super Curry porta i suoi alla vittoria contro Leonard e George. Soffrono, ma vincono, i Lakers, dilagano Rockets e Raptors

(5-4) Utah Jazz 131 – 118 Milwaukee Bucks (5-4)

Notte da record per i Jazz, che in quel di Milwaukee mandano a bersaglio ben 25 triple – storico primato per la franchigia di Salt Lake City – utili a infliggere una sconfitta a domicilio ai Bucks di Antetokounmpo e interrompere la loro striscia positiva al Fiserv Forum. Dopo due sconfitte contro Brooklyn e New York, i Jazz tornano dunque a vincere, e lo fanno anche in grande stile, partendo decisamente con il piede giusto in attacco nonostante qualche incertezza in difesa. A fine primo quarto il punteggio recita 34-31 per gli ospiti, che nel secondo periodo legittimano quanto di buono visto nei primi dodici minuti arrivando all’intervallo lungo con un vantaggio di 7 lunghezze sui padroni di casa. Come spesso accade in questi casi, a fare la differenza tra le due squadre è stata la mira dalla lunga distanza, con i Bucks che, soliti sfidare gli attacchi avversari a tirare dall’arco, si sono visti piovere addosso triple su triple, e Utah che ha chiuso virtualmente i conti all’inizio del quarto periodo con 12 punti consecutivi sfruttando le difficoltà offensive dei Bucks, che arrivano al canestro solo a metà quarto.

35 punti, 8 rimbalzi e 4 assist per Giannis Antetokounmpo, a cui non bastano neppure i 31 punti conditi da 10 rimbalzi e 4 assist fatti registrare da Middleton per avere la meglio sugli avversari. In casa Jazz, invece, spiccano i 26 punti in uscita dalla panchina di Jordan Clarkson e il solito Donovan Mitchell, autore di 32 punti, 7 assist e 5 rimbalzi.

(6-4) Los Angeles Clippers 105 – 115 Golden State Warriors (5-4)

Colpo casalingo per i Warriors, bravi a sfruttare la vena offensiva del solito Steph Curry per avere la meglio sui pur quotati Clippers di coach Lue. A fine gara saranno 38 i punti messi a segno dal reduce degli “Splash Brothers“, che trascina i suoi alla vittoria nonostante un inizio in sordina. Ad avere la meglio nella prima frazione (30-22), così come nella seconda (65-51), sono Leonard e soci, che sfruttano al meglio le fragilità difensive dei Warriors per rientrare negli spogliatoi forti della doppia cifra di vantaggio. Al rientro in campo, però, la musica sembra essere cambiata: con i Warriors sotto di 21 punti, Curry si infiamma improvvisamente e con 19 punti nel solo terzo periodo riesce a ricucire lo strappo, riportando i suoi sul -6 alla fine del quarto. Rimonta completata poi grazie a un’ultima frazione giocata ad altissimo livello da parte della truppa di coach Kerr, che sfrutta l’inerzia della gara per piazzare il sorpasso e prendersi la rivincita sui Clippers rispetto alla gara di due notti fa.

25 punti, conditi da 7 assist, per Paul George, appena uno in meno per Kawh Leonard, che non sono però bastati per sostenere la causa Clippers. Dall’altra parte, nessuna prestazione individuale degna di nota: un Curry così, per stanotte, basta e avanza.

(4-6) Chicago Bulls 115 – 117 Los Angeles Lakers (7-3)

Match ben più tirato del previsto quello andato in scena allo Staples Center di Los Angeles, dove i padroni di casa dei Lakers, nonostante le assenze di Kentavious Caldwell-Pope e soprattutto Anthony Davis, riescono comunque ad avere la meglio su degli agguerritissimi Bulls, trascinati da un Zach LaVine da 38 punti che proprio sul più bello ha però tradito le attese dei suoi.

Ma andiamo con ordine. Al cospetto dei campioni in carica, i Bulls non sembrano avere alcun timore reverenziale, portandosi sul +5 al termine della prima frazione (33-28) grazie ai 19 punti di un esplosivo LaVine. Ad ogni modo, i padroni di casa riescono a rimediare già nel secondo periodo, riportandosi sul +1 all’intervallo lungo (59-58). Nessuno dei due contendenti sembra essere disposto a rinunciare alla vittoria, pertanto nel secondo tempo si assiste a un bel testa a testa tra le due squadre, con i padroni di casa che, anche in virtù di un superiore tasso tecnico, al termine del terzo periodo racimolano altri 3 punti di scarto che si riveleranno preziosissimi nell’ottica della vittoria finale. Con le due compagini ancora appaiate o quasi, si decide tutto negli ultimi istanti di gara: Schroder piazza la tripla che vale il +6 a 2 minuti e mezzo dalla fine, ma Chicago si rifà prepotentemente sotto riportandosi sul -1 a 37 secondi dal termine grazie alla bomba di Garrett Temple. Palla a LeBron James – trascinatore dei suoi con 28 punti, 7 rimbalzi e altrettanti assist – che però spreca la tripla del KO, concedendo l’ultimo possesso a LaVine: jumper contestato, ferro e rimbalzo Lakers, che si portano a casa pallone e vittoria.

(2-6) Toronto Raptors 144 – 123 Sacramento Kings (4-5)

Dopo un inizio a dir poco stentato, i Raptors tornano a battere un colpo grazie a un attacco stellare, che vale la seconda vittoria stagionale e il record per il maggior numero di punti segnati dalla franchigia canadese. Il tutto nonostante l’assenza di Kyle Lowry per motivi personali, con gli ospiti che hanno avuto il merito di riprendersi da un -19 che, nel corso del primo tempo, sapeva già di sentenza. Eppure le cose sono andate molto diversamente, con Toronto che ha saputo nascondere le debolezze di una difesa tutto sommato parecchio fragile dietro una fase offensiva da prima della classe, alla quale i Kings non sono stati in grado di prendere le misure. A suon di canestri, Fred VanVleet – miglior marcatore dei suoi con 34 punti – e compagni si sono spianati la strada per la rimonta, lasciando ben presto a secco di soluzioni la squadra di Luke Walton.

A dare una mano a VanVleet ci hanno pensato Pascal Siakam – a un passo dalla tripla doppia con i suoi 17 punti, 12 assist e 9 rimbalzi -, Norman Powell, autore di 22 punti, e Chris Boucher, che chiude con 23 punti e 10 rimbalzi. Dall’altra parte, occhi puntati su Harrison Barnes, protagonista con i suoi 22 punti e 8 rimbalzi, e De’Aaron Fox, che mette a referto 23 punti.

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