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NBA, Adam Silver propone la ripartenza il 31 luglio

Il commissioner ha spiegato il piano per la ripresa della stagione verso fine luglio

Un altro passo avanti per la ripresa del campionato è stato effettuato. Nella giornata di oggi Adam Silver ha spiegato il piano della NBA per ritornare a giocare dal 31 luglio 2020. A riportare la notizia è stato Shams Charania di The Athletic. Secondo Adrian Wojnarowski di ESPN, “la maggior parte” dei proprietari delle 30 franchigie ora si aspettano che Silver prenda una decisione concreta per la ripresa della stagione entro la fine della prossima settimana.

Una potenziale data di ritorno del 31 luglio sarebbe in linea anche con le parole di Mike Bass, Chief Communications Officer di NBA, il quale aveva anticipato pubblicamente che la Lega stava puntando ad una ripartenza proprio verso fine luglio come parte delle negoziazioni con la Walt Disney Company riguardo l’utilizzo della struttura sita in Orlando per ospitare le partite restanti.

La ripresa della stagione tra 60 giorni comporterebbe inoltre un’accelerazione da parte dei team riguardo la preparazione dei propri giocatori, i quali attualmente si stanno organizzando singolarmente o in piccoli gruppi per mantenere un livello minimo di condizione. La Lega, ora, sembrerebbe concentrata sulla formula più giusta da attuare per la ripresa. Le ipotesi sul tavolo sono 4, e non 3 come anticipato ieri da Woj, ossia:

  • coinvolgimento di sole 16 squadre per iniziare subito con i Playoff;
  • coinvolgimento di 20 squadre divise in quattro gruppi da cinque. Le prime due di ogni girone si qualificano per dei Playoff ristretti.
  • coinvolgimento di 22 squadre: si giocano le ultime partite per determinare il seeding delle squadre. Si procede quindi ad un torneo play-in iniziale per scegliere le compagini che lotteranno per conquistare gli ultimi posti valevoli per i Playoff.
  • coinvolgimento di 30 squadre: si completa la regular season arrivando a 72 partite (anziché le 82 consuete, ndr) attraverso la messa in piedi di un torneo play-in.

Secondo quanto riporta Bleacher Report, Michael Jordan, owner degli Charlotte Hornets, ha preso la parola durante il ‘Board of Governors’ con Adam Silver. His Airness ha chiesto la massima sicurezza dei giocatori e ha inoltre sostenuto che gli stessi non dovrebbero essere richiamati per giocare “partite senza senso”, un sentimento condiviso dalla lega, rendendo improbabile un finale di regular season con tutte le 30 squadre.

 

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