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I 14 peggiori contratti nella storia della NBA

Ricoprire d’oro i campioni sembra facile, ma non sempre i giocatori rispettano le attese, soprattutto dopo avere firmato contratti milionari.

6. Larry Hughes

Reduce da una stagione da 22 punti di media in maglia Washington Wizards, nel 2005 Larry Hughes convinse la dirigenza dei Cleveland Cavaliers di essere l’uomo giusto per affiancare LeBron James, firmando un quinquennale da 70 milioni di dollari. L’intesa con LeBron, tuttavia, non venne mai trovata a causa della scarsa volontà di fare squadra dell’ex Wizards, maggiormente interessato alle statistiche personali. Dopo due sole stagioni in Ohio venne scambiato.

 

5. Vin Baker

Vin Baker

Vin Baker rappresenta il classico esempio del “cosa sarebbe potuto essere se…”. Arrivato nella Lega nel 1993, nelle 4 stagioni ai Milwaukee Bucks ha viaggiato quasi sempre oltre i 20 punti e 10 rimbalzi di media a partita, guadagnandosi la chiamata dei Seattle SuperSonics che, nel 1999, gli offrirono un contratto di 7 anni che lo avrebbe portato a guadagnare 86 milioni di dollari.

Quello che i Sonics non sapevano, tuttavia, era che Baker stava da tempo combattendo una battaglia contro l’alcolismo che, dopo due stagioni ancora a buoni livelli, ne compromise per sempre la carriera. Negli anni d’oro ha collezionato 4 convocazioni all’NBA All-Star Game.

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