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Risultati NBA: Delirio gialloviola firmato LeBron James, Pacers massacrati a Toronto. Vittorie per Nuggets, Thunder e Pelicans

Sette gare nella nottata NBA, con i Lakers che si aggiudicano la vittoria sugli eterni rivali dei Celtics grazie a un fall-away jumper firmato LeBron James. I Pelicans fanno un altro passettino in avanti verso l’ottavo posto a ovest, mentre Portland, nonostante l’assenza di Lillard, batte in casa dei Pistons in pieno rebuilding. Indiana entra negli annali della stagione dalla porta sul retro, diventando protagonista della vittoria più larga di questo 2019-2020

Minnesota Timberwolves 116 – 128 Denver Nuggets

Un ottimo Paul Millsap, pur reduce da un venerdì notte horror in quel di Oklahoma City con soli due punti messi a referto, trascina i Nuggets alla trentanovesima vittoria stagionale contro i Timberwolves di coach Saunders, che crollano sotto i 25 punti e 7 rimbalzi del lungo di Denver. A proposito di lunghi, causa frattura al polso Karl-Anthony Towns non ha potuto presentarsi allo scontro diretto con Nikola Jokic, che di conseguenza non ha avuto molti ostacoli tra sé e i 24 punti, 7 rimbalzi e 6 assist fatti registrare stanotte contro una squadra decisamente rimaneggiata, con lo stesso D’Angelo Russell a tirare il fiato in panchina. Ordinaria amministrazione o poco più, dunque, per i padroni di casa, che sfruttano un primo tempo dal punteggio decisamente elevato – 38-43 – per mettersi subito davanti e macinare punti di vantaggio che gli ospiti non riusciranno mai più a colmare.

San Antonio Spurs 103 – 131 Oklahoma City Thunder

Tutto fin troppo facile per OKC, che tra le mura amiche della Chesapeake Energy Arena hanno la meglio senza troppe difficoltà sugli Spurs di un coach Popovich apparso più nervoso del solito nel corso delle consuete interviste post-partita. Non è poi così difficile comprenderne i motivi, con i padroni di casa che si aggiudicano la vittoria con il più ampio margine di sempre su San Antonio al termine di una gara che ha visto i Thunder mandare in doppia cifra ben otto giocatori per la prima volta della loro storia. Dopo un primo tempo tutto sommato equilibrato, che ha visto gli Spurs rientrare negli spogliatoi sul -6, la truppa di coach Donovan si è resa protagonista di un parziale di 37-18 che nel terzo periodo ha letteralmente tagliato le gambe agli avversari, chiudendo di fatto il match con largo anticipo. Doppia doppia da 22 punti e 13 rimbalzi per Shai Gilgeous-Alexander, ci va vicino Steven Adams con i suoi 21 punti e 14 rimbalzi.

New Orleans Pelicans 115 – 101 Golden State Warriors

Altra prestazione decisamente sopra le righe da parte di Zion Williamson, che con i suoi 28 punti e 7 rimbalzi, e non solo, contribuisce in maniera determinante al successo esterno dei suoi Pelicans sui Warriors di coach Kerr, con gli ospiti che riescono così a interrompere una striscia di tre sconfitte consecutive lontani da New Orleans. Sarà senza dubbio soddisfatto Alvin Gentry, che vede i suoi ragazzi avvicinarsi all’ottavo posto ad ovest a seguito di una prestazione convincente in una gara che pure i Pelicans non avevano approcciato nel migliore nei modi. Già, perchè all’intervallo lungo in realtà sono i Warriors a condurre per 56-46, con gli ospiti che tornano però dagli spogliatoi con ben altro piglio, caricati dal discorso di quello che ha tutta l’aria di non essere un diciannovenne qualsiasi, quel Zion Williamson sempre più decisivo dentro e fuori dal campo nonostante le sole 11 presenze nel basket dei grandi. 20 punti con un eccellente 7-8 dal campo per il nostro Niccolò Melli, 23 punti, 15 assist e 7 rimbalzi per un ottimo Jrue Holiday, mentre dall’altra parte si segnalano i 22 punti di Damion Lee, miglior marcatore dei suoi.

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