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Risultati NBA: rimonta da record per Butler e i suoi Heat, Sixers perfetti in casa. Bene Charlotte, Knicks ko contro i Blazers di Melo

Trae Young provoca, Miami risponde. Il Wells Fargo Center di Philadelphia si conferma l’arma in più dei Sixers, mentre a Charlotte gli Hornets si aggiudicano la vittoria sui Wizards di un poco ispirato Bradley Beal. Tutto facile per i Blazers in casa contro i Knicks, alle prese con i problemi di sempre nonostante l’esonero di Davis Fizdale

Washington Wizards 107 – 114 Charlotte Hornets

Con le due squadre che per ben venti volte si sono alternate a condurre il match, il pubblico dello Spectrum Center non potrà certo dire di non essersi goduto lo spettacolo. Anche perchè alla fine ad aggiudicarsi la vittoria sono stati proprio i padroni di casa degli Hornets, trascinati dall’ormai solito Devonte’ Graham – 29 punti per lui stanotte – e Miles Bridges, autore della tripla decisiva a 7 secondi dalla fine. A nulla dunque è valso il career-high da 32 punti conditi da 9 rimbalzi fatto registrare da Davis Bertans, con i ragazzi di coach Brooks che pagano anche la serata storta di Bradley Beal: solo 16 punti – ben al di sotto dei suoi 28 di media – e qualche nervosismo di troppo per la stella dei Wizards, che incassano la sedicesima sconfitta stagionale nel corso di un match divertente e giocato a viso aperto da entrambe le squadre.

New York Knicks 87 – 115 Portland Trail Blazers

Non c’è tregua per i New York Knicks del nuovo coach Mike Miller, giunto alla seconda sconfitta in altrettante gare dopo essere stato nominato allenatore ad interim in sostituzione di David Fizdale. A dirla tutta, non era certo cosa da poco presentarsi al Moda Center di Portland e pensare di fare risultato: i quasi 30 punti di scarto testimoniano la differenza tecnica tra le due squadre, evidente sin dai primissimi minuti di gioco. Padroni di casa che già alla fine del primo quarto possono contare sulla doppia cifra di vantaggio, destinata inevitabilmente ad aumentare con il passare dei minuti. Riflettori puntati sul grande ex di giornata, Carmelo Anthony, che chiude con 16 punti e 4 rimbalzi in 24 minuti di gioco. 31 punti per Damian Lillard, doppia doppia da 17 punti e 15 rimbalzi per Hassan Whiteside; notte fonda per i Knicks, con il solo Randle a salvare la faccia con 15 punti conditi da 7 rimbalzi in 25 minuti.

Atlanta Hawks 121 – 135 Miami Heat

Succede di tutto all’AmericanAirlines di Miami, dove i padroni di casa riescono ad aggiudicarsi un’incredibile vittoria all’overtime stabilendo un primato dopo l’altro. Partiamo dal risultato: 121-135 per i padroni di casa, che ad un minuto dalla fine erano sotto di 6 punti. A dare una motivazione extra a Butler e compagni ci ha pensato però Trae Young, che con il suo “It’s over” à la Vince Carter gridato al pubblico di Miami in occasione di un timeout non ha fatto altro che risvegliare l’orgoglio sopito degli Heat. Da lì in poi è stata effettivamente la fine, ma per gli Hawks: Miami riesce a forzare l’overtime e con altri 16 punti fa registrare il margine più ampio di sempre in una gara decisa ai tempi supplementari. A proposito di numeri, il rookie Kendrick Nunn con i suoi 36 punti aggiorna il suo personale career-high, mentre le dieci triple messe a segno da Duncan Robinson con un irreale 71,4% dall’arco pareggiano il record di franchigia. Triple doppie sia per Jimmy Butler che per Bam Adebayo, mentre tra le fila degli ospiti segnaliamo i 28 punti di De’Andre Hunter e i 21 del giovane Trae Young, che avrà tutto il tempo per riflettere e di imparare dai suoi errori.

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